Marco Juric per “la Repubblica” - Estratti - https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/roma/2024/09/24/news/friedkin_everton_prepara_addio_roma-423517547/amp/
Dal Big Bang al riallineamento dei pianeti. A una normalità però solo apparente. A Roma, sponda giallorossa, ogni secondo conta.
E non sono ammesse frenate. Non si è ancora fermata la giostra che mercoledì ha lanciato fuori dall’orbita di Trigoria il totem Daniele De Rossi, scelto dalla proprietà americana per sostituire Mourinho e tenere a bada i tifosi. Domenica è stato il turno di Lina Souloukou, ad diventata settimana dopo settimana sempre più impopolare. È di ieri, poi, l’acquisto dell’Everton da parte di Dan e Ryan Friedkin. Non è finita qui: a breve arriverà il nome del sostituto della supermanager greca. In pole per la poltrona c’è l’avvocato del club, Lorenzo Vitali. E questa promette di non essere nemmeno l’ultima turbolenza romanista.
Lina Souloukou ceo as roma e nuovo sponsor RIYADH SEASON
Perché continuano a circolare voci su una possibile cessione del club.
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L’acquisizione dell’Everton per circa 600 milioni di euro «non modifica l’impegno verso la Roma — assicurano i Friedkin — Al contrario, la sinergia tra i club potrà portare solo vantaggi (nonostante la Fifa lo vieti, ndr). Il nostro impegno a Roma non sarà ridotto». Ma da mesi, come detto, si sommano gli indizi che lasciano pensare a una cessione del club giallorosso. Una società con un organigramma sempre più leggero.
La cacciata dell’amministratrice delegata è solo l’ultimo degli addii a Trigoria. Svuotata da figure dirigenziali, mai rimpiazzate, e con una catena di comando ridotta all’osso. La tela bianca perfetta da consegnare a un nuovo compratore. Attualmente sono solo tre gli uomini dietro la scrivania: il neo ceo Lorenzo Vitali, il segretario generale Maurizio Lombardo e il traballante ds Florent Ghisolfi. Oltre alle figure ombra Juma Qaddourah e Priscilla Bortoloni.
(...) Ma torniamo a Roma, alle voci di cessione. Agli indizi.
Che portano in Arabia. È di luglio 2023 la prima offerta da circa 850 milioni di euro, rifiutata dai Friedkin. Che nel frattempo hanno intensificato le connessioni con il Golfo: lo sponsor Riyadh Season, sulla maglia nonostante la Capitale fosse in corsa proprio contro l’Arabia per Expo, e poi le operazioni di mercato con la lega saudita. Voci romane raccontano di un asse tra Riad e Roma, che potrebbe persino coinvolgere Giovanni Malagò. Fantascienza, ma non c’è dubbio che Malagò — cui il governo impedirà di restare per un altro mandato presidente Coni — il sogno di fare il presidente della Roma nella sua vita lo abbia avuto.
DAN FRIEDKIN DAN FRIEDKIN friedkin de rossi dan ryan friedkin
giovanni malago a casa italia di parigi 2024 giovanni malago a casa italia di parigi 2024
Chissà.