I tanti giocatori che potrebbero lasciare Trigoria a fine stagione, l’assenza di un ds e un allenatore precario il cui contratto scadrà a giugno non sono un problema per la Roma e per i Friedkin, semmai una risorsa.
E’ la tesi sostenuta dall’edizione odierna de La Repubblica (M. Juric), che questa mattina continua a parlare della possibilità, concreta e reale, che il club passi di mano e finisca sotto il controllo degli arabi. “Il risparmio è il primo guadagno“, scrive il quotidiano.
La Roma spende ogni altro oltre 110 milioni di euro per gli ingaggi dei calciatori. A giugno ci sarà un risparmio secco di oltre 60 milioni, tra contratti in scadenza e prestiti. Con dieci calciatori che saluteranno la Roma. Llorente, Huijsen, Angelino, Kristensen, Renato Sanches, Lukaku e Azmoun, tutti in prestito, torneranno ai rispettivi club di appartenenza. Mentre Rui Patricio, Spinazzola e Boer andranno a scadenza di contratto. Risparmi netti senza dover fare nulla.
E se nell’area tecnica è pronta la rivoluzione, anche in quella dirigenziale c’è aria di smobilitazione: oltre alla figura, ancora vacante, del direttore sportivo, tra Trigoria e Viale Tolstoj ci sono oltre 100 dipendenti in scadenza di contratto. Una situazione che non sembra essere più un grande problema per la Roma, ma un vantaggio.
Il problema trasformato in soluzione. Come? Lasciando tutto così. Preparando una tela bianca da poter lasciare in eredità al futuro acquirente del club. Perché la pista di un investitore arabo pronto a rilevare le quote dei Friedkin rimane viva.
CONTINUANO LE EPURAZIONI DENTRO TRIGORIA
Andrea Di Carlo per ilromanista.eu - Estratti
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E così dopo l’esonero di Mourinho, dopo aver salutato il gm Tiago Pinto, Dan e Ryan in pochi giorni hanno accompagnato alla porta Danielle Silvester, fidata collaboratrice della famiglia Friedkin, e Luca Pietrafesa, capo della comunicazione del club giallorosso dal 2016. Un’altra decisione presa dalla società con tempistiche che hanno lasciato disorientato più di qualcuno all’interno di Trigoria, vista la stagione in corso, a due giorni poi dalla trasferta europea di Rotterdam. Ma il modus operandi dei proprietari giallorossi è anche questo, fermi e decisi nel portare avanti la loro rivoluzione interna. Che, per il momento, ha risparmiato il CEO Lina Souloukou.
La dirigente greca sembrava anche lei vicina al passo d’addio, venti arabi soffiavano ad allontanarla da Trigoria, ma evidentemente le indiscrezioni rilanciate da alcuni media non trovano riscontro con la realtà che si vive all’interno del club, dove si muove con una sfera di operatività ormai molto ampia.
CONTESTAZIONE TIFOSI DELLA ROMA NEI CONFRONTI DI PELLEGRINI
Lei che ha coordinato l’operazione di natura commerciale con Riyadh Season, lei che sin da subito ha offerto massimo supporto al lavoro quotidiano di Daniele De Rossi e che ora sta spingendo per far diventare Modesto il nuovo ds giallorosso. Figura che lei conosce bene, con il quale ha già lavorato all’Olympiakos. Il Monza non si strapperebbe i capelli in caso d’addio e questo è l’ennesimo fattore che non convince molto i Friedkin, ancora titubanti sul suo nome. Ma la Roma ha bisogno di un timoniere che la guidi verso il futuro, con tempistiche brevi. Nel frattempo invece di aggiungere, diverse perdine stanno salutando. La Roma vola a Rotterdam, a Trigoria le scrivanie vuote iniziano ad esser tante.
CONTESTAZIONE TIFOSI DELLA ROMA NEI CONFRONTI DELLA SOCIETA' striscione contro friedkin e i calciatori de rossi dan ryan friedkin luca pietrafesa striscione contro friedkin