(ANSA) Manolo Portanova poteva rischiare fino alla radiazione, ma la Corte federale d'appello oggi ha deciso di sospendere il giudizio "sino alla formazione del giudicato in sede penale". Dunque per ora il calciatore, oggi alla Reggiana in prestito dal Genoa, può continuare a giocare, in attesa che si concluda l'iter penale che dallo scorso 6 dicembre 2022 lo vede già condannato in primo grado a sei anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo.
"Oggi per la prima volta dopo tre anni non mi sono sentito solo, per la prima volta si è riaccesa in me una piccola luce chiamata speranza", ha commentato il giocatore, che si e' sempre professato innocente e che nel post social parla impropriamente di assoluzione. Di fatto, la scelta della corte Figc gli consente di continuare a giocare.
"So che questa non è la vittoria della guerra ma combatterò con tutte le mie forze e con ancor più speranza ottenuta dopo il risultato di oggi. Non mi arrendo", ha aggiunto Portanova "Non sono stati mesi facili per Manolo - dichiara l'avvocato di Portanova, Flavia Tortorella, al telefono con l'ANSA , dopo l'uscita del dispositivo della Cfa - Quello a cui è stato sottoposto è già il quarto grado di giudizio di un iter che è stato complesso. Fortunatamente la nostra richiesta fatta oggi alla Corte federale è stata accolta per una decisione in linea con l'impianto regolatorio".
Nel frattempo, però, la vicenda non si chiude con il giudizio che resta sospeso come sancito dalla Corte federale. La concomitanza della condanna penale in primo grado e della diversa scelta della giustizia sportiva di non sanzionare Portanova, ne' in primo grado ne' in appello, per assenza di una norma che rendesse possibile un giudizio per un simile reato, aveva provocato polemiche per la conseguenza pratica: Portanova ha infatti continuato a giocare
Ma oggi la giustizia sportiva era stata chiamata, con una nuova composizione della Corte, a pronunciarsi di nuovo sul caso, su indicazione del Collegio di Garanzia presso il Coni dello scorso 19 gennaio: lì era stata respinta la richiesta del procuratore generale dello sport di 5 anni e proposta di radiazione, ma accolto il principio dello stesso procuratore che "la giustizia sportiva non puo' rimanere indifferente".
Di qui il nuovo procedimento sportivo, ma con una sospensione del giudizio. Dunque ora per la chiusura del procedimento disciplinare sportivo andrà attesa la conclusione dell'iter penale per il quale Portanova e i suoi legali hanno già presentato appello alla decisione arrivata in primo grado.
MANOLO PORTANOVA MANOLO PORTANOVA