Massimo Gramellini per corriere.it - Estratti
Mimmozzo è un blogger di tennis salito alla ribalta dopo avere detto che gli sta antipatico Sinner, e non per la trita questione delle tasse, ma perché è un bravo ragazzo, il classico «crucco» secchione che va a letto alle nove di sera e non dice né compie mai nulla di disdicevole (...)
Per quelli come Mimmozzo, un vero uomo deve perdere ogni tanto la testa, cedere ai vizi invece di evitarli, ribellarsi alle ingiustizie invece di accettarle. Cadere e rialzarsi di continuo, resistendo a tutto tranne che alle tentazioni.
Il «maledetto» è un archetipo pieno di fascino, avvolto in un alone mitico e mistico, dannazione e redenzione. Viene più facile innamorarsi di un eroe negativo, al cui confronto ci sentiamo subito migliori, che di uno positivo, destinato a metterci inevitabilmente davanti ai nostri limiti.
Secondo un certo modello culturale, di cui Mimmozzo è l’ultimo e forse inconsapevole portavoce, i buoni alla Sinner infastidiscono e alla lunga annoiano. Ma si tratta di un gigantesco equivoco. Ci hanno educato a credere che la vera dimostrazione di carattere consista nel liberare i peggiori impulsi. Invece, diceva Socrate, consiste nel riuscire a controllarli. Per fortuna le cose stanno un po’ cambiando e, a occhio, Sinner comincia ad avere più followers di Mimmozzo.
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