Gravina si è aumentato lo stipendio di sette volte: da 36mila a 240mila euro. Lo scrive Paolo Ziliani sul Fatto quotidiano.
Ecco cosa scrive Ziliani:
Correva l’anno 2021 e Gabriele Gravina, nonostante fosse fresco di nomina a vicepresidente Uefa per “meriti” acquisiti sul campo (l’ultimo in ordine di tempo: l’archiviazione a tempo di record della Juventus dopo l’esplosione del “caso Suarez”, quello dell’esame di italiano sostenuto a Perugia nell’estate 2020 per ottenere la cittadinanza italiana: per la Figc non c’erano “elementi sufficienti per ritenere provate condotte illecite rilevanti nell’ambito dell’ordinamento federale sportivo di dirigenti o comunque tesserati”)
e nonostante la nomina a vice di Ceferin all’uefa gli fosse valso un compenso annuo di 150 mila euro che tuttora percepisce, Gravina convocò un Consiglio Federale – era il 26 aprile – in cui all’ordine del giorno inserì la nota: “Determinazione di un compenso per gli incarichi federali”; e con una disinvoltura degna di miglior causa si alzò lo stipendio di Presidente federale da 36 mila a 240 mila euro, aumentandoselo cioè di 7 volte.
Motivazione: l’aumento di stipendio gli veniva riconosciuto (cito testualmente dal comunicato emesso il giorno stesso) “per l’attività e per la responsabilità” di guidare il Club Italia, e cioè l’organismo che “riunisce le squadre nazionali” e che “è presieduto dal presidente federale che detta le linee guida delle attività, approva i programmi tecnici, definisce l’organigramma”.