GROSSO GUAIO A CORTINA! GLI AMBIENTALISTI, CHE SI BATTONO PER SALVARE I BOSCHI, BLOCCANO L’INIZIO DEI LAVORI PER LA PISTA DA BOB OLIMPICA. IL CIO E’ TRANCHANT: “LE GARE VANNO FATTE IN IMPIANTI ESISTENTI” - ZAIA E SALVINI TIRANO DRITTO: “LE PERPLESSITÀ PASSERANNO” - IL VIA AI LAVORI DELLA PISTA, PER UNA CONCLUSIONE PROMESSA ENTRO 625 GIORNI, ERA PREVISTA OGGI. MA…

-

Condividi questo articolo


Giampaolo Visetti per www.repubblica.it - Estratti

 

 

ambientalisti cortina ambientalisti cortina

Un altro giorno in meno nella corsa contro il tempo per costruire la controversa pista da bob a Cortina. Secondo le associazioni ambientaliste e alpinistiche è destinata a diventare il “simbolo dell’ennesima cementificazione delle Alpi promossa grazie alle Olimpiadi invernali 2026”. La consegna del cantiere e il via ai lavori, per una conclusione promessa entro 625 giorni, era prevista oggi.

 

Cantiere fermo

Nell’area transennata di Ronco invece, cuore della conca ampezzana, nessuna traccia di operai dell’impresa Pizzarotti, che si è aggiudicata l’appalto da 81 milioni, né dei lavoratori della subappaltante Grigolin, incaricata di costruire gli alloggi per gli addetti al cantiere.

PISTA BOB CORTINA PISTA BOB CORTINA

 

Ferme e in silenzio anche le motoseghe pronte ad abbattere circa 500 larici secolari, sacrificati per fare posto al nuovo tracciato dello sliding center. Assente anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: sponsor politico dell’opera assieme al governatore del Veneto, Luca Zaia, aveva annunciato la sua presenza per la “posa della prima pietra”.

 

La regione e il Cio dicono no alla cementificazione

A consigliare il rinvio di lavori e cerimonie, la pacifica manifestazione degli ecologisti che si oppongono alla pista, considerata “un distruttivo, inutile, dispendioso e insostenibile sperpero di denaro pubblico”. Oltre 200 i rappresentanti degli ecologisti, saliti tra le Dolomiti anche da Milano, Bormio, Venezia, Trentino e Alto Adige, per ribadire che “l’intera regione olimpica si oppone “ai Giochi dell’insostenibilità” e dice no “a nuove strade e alla strage di alberi nel bosco di Ronco”.

milano cortina 2026 milano cortina 2026

 

A suggerire l’ennesimo rinvio di ruspe e motoseghe, anche il sopralluogo del Cio, presente il presidente del Coni Giovanni Malagò, previsto fino a venerdì. Il Comitato olimpico internazionale ha confermato la sua contrarietà alla costruzione di una nuova pista da bob in Europa, dove già otto impianti lottano contro abbandono, effetti del surriscaldamento climatico, costi di gestione e scarsità di atleti praticanti bob, slittino e skeleton. La posizione del Cio è che la gare di bob “vanno fatte in impianti esistenti”. “Le perplessità – la risposta di Salvini e Zaia – passeranno e le medaglie verranno assegnate a Cortina”.

 

 

I nuovi vertici di Simico, società responsabile delle infrastrutture di Milano-Cortina appena azzerata e affidata a manager scelti dalla Lega, hanno ritenuto inopportuno accogliere il Cio in una Cortina già senza neve, senza un solo cantiere olimpico aperto, ma con una foresta appena abbattuta per far posto proprio alla pista osteggiata dagli organizzatori dei Giochi.

PISTA BOB CORTINA PISTA BOB CORTINA

 

“Anche progetto semplificato e risparmio annunciati da Salvini – dice Giancarlo Gazzola, vicepresidente di Mountain Wildrness, presente al presidio assieme a Italia Nostra, Wwf, Cai e sedici cartelli ambientalisti – sono una finzione. Gli 81 milioni più Iva si riferiscono al lotto Pizzarotti. Con le opere accessorie si arriverà agli iniziali 124 milioni, l’extra-budget è già al vaglio del governo. Le Olimpiadi costeranno 3,6 miliardi, rispetto ai 2,8 promessi il giorno dell’aggiudicazione”.

zaia salvini zaia salvini MILANO CORTINA PROGETTI 3 MILANO CORTINA PROGETTI 3 bach malagò bach malagò

(...)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...