Stefano Boldrini per “il Messaggero”
All'inizio fu il primato economico. Poi ci fu quello di seconda città dell'Impero Britannico, alle spalle di sua maestà Londra. Poi ancora la costruzione del Manchester Ship Canal inaugurazione nel 1894 -, che permise il collegamento diretto al mar d'Irlanda e il trasporto delle merci, evitando il pagamento delle tasse portuali di Liverpool e aggirando la linea ferroviaria. Infine il calcio, ma anche qui, c'è un prima e un dopo. Un secolo di rivalità tra Liverpool e Manchester United, poi, con l'ascesa del City e il declino dei Red Devils, oggi la sfida per il primato inglese si è spostata tra Reds e Citizens.
Domenica prossima, ore 17.30, Manchester City-Liverpool, sarà il match dell'anno in Premier: decisivo per la conquista del titolo. La classifica è eloquente: City 73 punti, Liverpool 72, Chelsea 59. La banda di Pep Guardiola è in corsa per il Treble (Premier, Champions, Fa Cup), quella di Jurgen Klopp addirittura per il Quadruple (Premier, Champions, FA Cup, oltre alla Coppa di Lega già conquistata ai rigori contro il Chelsea).
RIVALITÀ INFINITA
Una saga infinita: il 16 aprile si affronteranno nella semifinale secca di Coppa d'Inghilterra. Dallo sbarco di Klopp (ottobre 2015) e Guardiola (luglio 2016), il calcio d'oltremanica vive ormai sulla rivalità tra questi due club. Antonio Conte riuscì a mettere tutti in riga nella stagione 2016-2017 con il Chelsea: da allora, il City ha vinto 3 Premier e il Liverpool 1. Il totale punti degli ultimi cinque campionati, compreso quello in corso, è impressionante: 438 la quota City, 412 il Liverpool.
Il bilancio dei 9 scontri diretti in Premier è a favore del City: 4 successi, 3 pareggi e 2 sconfitte. Il Liverpool si è rifatto in Champions, con una doppia vittoria (3-0 all'Alfield e 2-1 all'Etihad il 4 e 10 aprile 2018), mentre il City ha trionfato ai rigori il 4 agosto 2019 in Community Shield, la Supercoppa made in England. Il copione, al netto della natura diversa delle proprietà statunitense nel caso del Liverpool, emiratina in quello del City e dello sterminato parco di fuoriclasse delle due rose, è nel segno dei due allenatori.
Guardiola passerà alla storia come il miglior tecnico dello squadrone più popolare all'interno delle mura cittadine di Manchester. L'ascesa avviata dai successi di Roberto Mancini ha trovato nel visionario catalano la sua realizzazione completa. Il City pratica un calcio straordinario e vince in modo seriale, tanto per ribadire che, giocare bene, è la via maestra per sollevare i trofei, ben 10 nell'era-Guardiola.Anche il Liverpool regala periodi di football eccellente nel segno del gegenpressing e conquista titoli: 5 sotto la regia di Klopp, soprattutto nel contesto internazionale.
RISPETTO AUTENTICO
Tra i due totem, Pep e Jurgen, c'è enorme rispetto e una dote comune, che emerge non solo in campo, ma anche all'esterno: l'intelligenza acuta, che va ben oltre la materia calcistica. Il tedesco è stato una delle voci più autorevoli durante la pandemia e non si è tirato indietro nell'esprimere il suo parere prima sulla guerra in Ucraina, poi sulle sanzioni imposte a Roman Abramovich.
Guardiola è stato uno dei punti di riferimento durante i giorni del tentativo di indipendenza della Catalogna e sostiene ONG che salvano vite nei mari. Domenica, preceduta da Benfica-Liverpool e da Manchester City-Atletico in Champions, ci sarà tutto questo nella supersfida: un grande, magnifico spettacolo.
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