LA GUERRA DEL CALCIO ITALIANO - COME DAGO-ANTICIPATO, DAL PINO E’ SOTTO ATTACCO DELLE 7 SORELLE GUIDATE DA INTER E JUVE CHE VOGLIONO LE SUE DIMISSIONI. MA IL VERO OBIETTIVO E’ GRAVINA. LA CAUSA SCATENANTE È STATA LA VOLONTÀ DELLA FIGC, APPOGGIATA DA DAL PINO, DI MODIFICARE I QUORUM PER LE DELIBERE DELLA LEGA – IL NODO FONDI - LA PREVISIONE DI CAIRO A DAL PINO SU WHATSAPP: "CHI TI HA VOTATO TI TRADIRÀ"

-

Condividi questo articolo


https://m.dagospia.com/la-guerra-delle-7-sorelle-capitanate-da-inter-juve-lazio-e-napoli-a-dal-pino-e-gravina-267059

 

 

Monica Colombo per il “Corriere della sera”

GRAVINA DAL PINO GRAVINA DAL PINO

 

Le sette sorelle che tengono in scacco il calcio italiano, dopo aver osteggiato la creazione della media company con l' apertura ai fondi, chiedono le dimissioni di Paolo Dal Pino da presidente della Lega di serie A a 3 mesi dalla sua rielezione.

 

 

La recente coalizione creatasi in via Rosellini fra club storicamente avversari e divisi da opposti interessi (ne fanno parte le grandi del Nord come Juventus e Inter, ma pure Lazio e Napoli e tre medio-piccole come Atalanta, Fiorentina e Verona) ha inviato ieri una lettera per manifestare «l' irrevocabile sfiducia alla carica» da Dal Pino rivestita e «alla conduzione e gestione della Lega», auspicando che la Confindustria del pallone «possa proseguire con diversa guida e con nuove visioni condivise».

dal pino dal pino

 

Una dichiarazione di guerra inattesa e prepotente che rovina l' immagine di un movimento, già travolto dagli scandali negli ultimi mesi. Il caso tamponi di Lotito, le indagini della Covisoc sulle plusvalenze della Juve, la lente d' ingrandimento della Uefa sui conti di diverse società compresi quelli dell' Inter. L' attacco delle sette sorelle ha anche un altro obiettivo, il presidente della Federcalcio Gravina, appena rieletto, e il suo asse con Dal Pino.

 

Non è un caso che la lettera sia stata inviata a poche ore dal consiglio federale in cui il numero uno della Figc ha minacciato di togliere la delega alla serie A avocandola a sé e annunciando di voler abbassare i quorum per le delibere della Lega al fine di interrompere la perenne paralisi dei lavori. I sette ovviamente in una ulteriore missiva che hanno inviato attraverso lo Studio Chiomenti hanno spostato il focus su altri temi: «Si riservano di agire nelle competenti sedi per l' accertamento delle responsabilità da mala gestio e il risarcimento di tutti i relativi danni, subiti e subendi».

 

gravina dal pino foto mezzelani gmt gravina dal pino foto mezzelani gmt

Oltre ad accusare il presidente di Lega di non aver prodotto risultati concreti nelle interlocuzioni con il governo sul tema ristori e pubblico (le deleghe sono in capo a Luigi De Siervo), gli si imputa il ritardo nell' assegnazione dei pacchetti dei diritti tv a Dazn «a causa delle modalità con cui ha gestito l' Offerta Fondi», tema che secondo i 7 si era esaurito nell' assemblea del 4 febbraio.

 

Sottolineano che si è rischiato di far scadere l' offerta di Dazn e ora esiste il pericolo che dal pacchetto 2 non si ricavi «l' utilità economica inizialmente possibile».

 

 

de laurentiis dal pino foto mezzelani gmt 2 de laurentiis dal pino foto mezzelani gmt 2

Dal Pino non ha intenzione di dimettersi e risponderà attraverso i propri avvocati ai legali dei ribelli. Considera la loro lettera un' azione temeraria, e non esclude una denuncia per diffamazione. L' azione dei sette cadrà nel vuoto: per inserire un argomento all' ordine del giorno in assemblea occorrono 8 firme e per la mozione di sfiducia 14 voti.

 

Peccato che ieri si sia levato un coro di plauso al lavoro di Dal Pino. «Quando venne proposto nel gennaio scorso, non lo votai e glielo dissi, spiegandogli che lo stimavo ma non condividevo il metodo della candidatura» ha spiegato Urbano Cairo, presidente del Torino. «Gli annunciai che avrebbe avuto problemi con chi lo proponeva, certo non con me. Ha operato bene, ha avuto l' idea brillante di immaginare l' operazione con i fondi. Un' idea attuale che spero possa essere ripresa a breve. È una persona seria, per bene che ha fatto un gran lavoro».

 

cairo whatsapp a dal pino cairo whatsapp a dal pino

Enrico Preziosi, numero 1 del Genoa, è critico verso i sette: «Una follia mettere in discussione l' operato di Dal Pino. La lettera è offensiva verso il presidente, le istituzioni e il buon senso». Sintetico ma incisivo Paolo Scaroni, presidente del Milan: «Ho votato per lui poche settimane fa e non ho cambiato idea».

 

2 - REGOLE DI VOTO E RUOLO DEI FONDI LEGA, 7 CLUB SFIDUCIANO DAL PINO

Salvatore Riggio per “il Messaggero”

 

agnelli marotta agnelli marotta

Il presidente della Lega serie A, Paolo Dal Pino, non ha nessuna intenzione di dimettersi. Anche se è consapevole che gli è stata lanciata una vera e propria sfida. Sette club Juventus, Inter, Napoli, Lazio, Fiorentina, Atalanta e Verona sono usciti allo scoperto e hanno formalizzato con una lettera la richiesta di sue dimissioni. Una nuova alleanza creatasi fra società con interessi eterogenei.

 

La causa scatenante è stata la volontà della Figc, appoggiata da Dal Pino, di modificare i quorum deliberativi della maggioranza in assemblea. Il presidente federale, Gabriele Gravina, vuole che la serie A si adegui ai principi informatori del Coni che non prevedono soglie qualificate, come quella dei due terzi che di fatto paralizza su molti temi l' attività della Lega e consente la formazione di minoranze di blocco con appena sette componenti. Gravina chiede quindi alla A di decidere a maggioranza semplice.

claudio lotito foto mezzelani gmt025 claudio lotito foto mezzelani gmt025

 

Non a caso è quello il numero di chi chiede a Dal Pino di lasciare.

Ad esempio, sono stati proprio sette voti ad aver bloccato l' aggiudicazione del pacchetto 2 dei diritti tv 2021-24 a Sky. E guarda caso lo stesso numero di società impedisce di andare avanti con il maxi-investimento da 1,7 miliardi di euro dei fondi finanziari Cvc, Advent e Fsi, vero terreno di scontro tra i sette club anti-Dal Pino e il resto della serie A. Juve e alleati hanno fatto anche spedire una lettera dallo studio legale Chiomenti con le contestazioni di mala gestione che vengono attribuite a Dal Pino.

de siervo de siervo

 

Ma da parte sua, il manager lombardo (eletto alla guida della Lega a gennaio del 2020), è forte dell' appoggio degli altri 13 club, guidati da Roma, Milan e Torino. Queste ultime due sono uscite ieri allo scoperto: «Ho votato per lui poche settimane fa e non ho cambiato idea. Sta facendo un buon lavoro», ha detto il presidente rossonero Paolo Scaroni.

 

«Dal Pino ha operato bene, ha avuto l' idea brillante di immaginare l' operazione con i fondi, che io spero possa essere ripresa a breve», ha spiegato il patron granata Urbano Cairo. Capitolo Dazn: saranno rimborsati, con un mese di abbonamento gratis, gli utenti che domenica scorsa non sono riusciti a vedere Inter-Cagliari e Verona-Lazio in piattaforma.

cairo gazzetta cairo gazzetta

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…

FLASH! - LE ROGNE PER SALVINI NON FINISCONO MAI. IL 15 DICEMBRE SI TERRÀ IL CONGRESSO DELLA LEGA LOMBARDA, CHE RACCHIUDE IL MAGGIOR NUMERO DI ISCRITTI AL CARROCCIO: IL CANDIDATO STRAFAVORITO (DATO AL 70%) È L’ANTI-SALVINIANO MASSIMILIANO ROMEO, CAPOGRUPPO AL SENATO. LO SFIDA LUCA TOCCALINI, FEDELE ALL’AMMACCATO CAPITANO. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA ATTILIO FONTANA, GIUNTO AL SECONDO MANDATO, ORMAI SI SENTE LIBERO DAL GIOGO DI SALVINI E APPOGGIA ROMEO. NON SOLO: SI STA ALLEANDO AL COMPETITOR DEL NUMERO UNO DELLA LEGA, LUCA ZAIA…

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!