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Estratto dell'articolo di Carlos Passerini per il "Corriere della Sera"
L’Inghilterra delude, ancora una volta, ma contro la Slovenia trova quel misero 0-0 che le basta per vincere il girone e andare avanti. Potrebbe essere la nostra rivale ai quarti, sempre se passiamo il turno con la Svizzera. E per quel che si è visto anche ieri, battere gli inglesi, questi inglesi, non sarebbe un’impresa impossibile. Vedremo.
Secondo posto per la Danimarca, che trova lo stesso risultato contro la Serbia: incrocerà la Germania. […] Gioisce invece la Slovenia: tre punti e terzo posto, ottavi garantiti. La festa finale in mezzo al campo è uno spettacolo migliore della partita. Tornando all’Inghilterra, male anche stavolta. Lenta, compassata, scarica fisicamente e nelle idee. Sarà anche lo stress da Premier, il torneo più logorante, ma con quella rosa piena di campioni era lecito aspettarsi molto di più. I fischi alla fine sono rumorosi.
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«Basta mancanze di rispetto» aveva tuonato alla vigilia il c.t. Southgate, dopo che in patria per giorni la squadra era stata (giustamente) criticata per l’avvio lento. Il botta e risposta con Lineker ha tenuto banco, col c.t. che ha fatto intendere, neanche troppo velatamente, che se l’Inghilterra non vince da 58 anni la colpa è anche di chi c’era prima, come il grande Gary, appunto. Uno scatto d’orgoglio, alla vigilia della partita verità.
Nonostante una rosa da sogno, del valore di oltre un miliardo e mezzo di euro, la più ricca del torneo, la squadra dei Tre Leoni non decolla. C’è tensione. A pagare per tutti dopo le prime due gare senza incantare è Alexander-Arnold, che finisce in panchina. Non per colpe solo sue: è un terzino destro, fra i più forti al mondo, ma è stato impiegato chissà perché da mezzala.
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Gallagher, il sostituto, resterà in campo solo un tempo. In attacco c’è Kane, anche lui andato pubblicamente in soccorso della squadra e del c.t.: […] Si gioca a Colonia, davanti a 50mila spettatori, fra i quali il presidente Uefa, Ceferin, sloveno. Fra i grandi attesi c’è Foden, arrivato esausto dopo una stagione col City da 53 partite. Segna Saka, ma è fuorigioco. Resta l’equilibrio. Anche perché Kek, il c.t. sloveno, azzecca la disposizione con un 4-4-2 che ingabbia Bellingham, l’uomo in più.
Kane non arriva da due passi. Entra Mainoo, 19 anni, una delle sorprese delle convocazioni, con gente come Maguire e Grealish rimasta a casa. Dentro anche Palmer, ma è tardi: andava messo prima. Nella Slovenia entra invece l’ex atalantino Ilicic, 36 anni, al debutto all’Europeo dopo i problemi di depressione. Tutto lo stadio lo applaude: la scena più bella di una partita da dimenticare.
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