Il Manchester United rialza la testa e, nel caso di Zlatan Ibrahimovic, anche ironicamente la cresta. Il fuoriclasse svedese, autore ieri del gol numero 25mila nella storia della Premier League (il conto parte dal 15 agosto 1992 e il primo lo subì proprio lo United), ha così commentato con i giornalisti la sua prodezza: «Sapevo che solo io avrei potuto segnare il gol numero 25mila del campionato...».
Poi, più seriamente, ha sottolineato l'importanza per la sua squadra di creare occasioni: «In questo modo - ha assicurato l'attaccante, giunto anche a quota 400 reti in carriera - i gol prima o poi arrivano.
E quel che conta è la vittoria del gruppo». Ieri pomeriggio, sul campo dello Swansea, i Red Devils hanno chiuso la pratica in meno di 35 minuti con una rete di Pogba e due di Ibra (la n. 25mila è stata la prima marcatura, al 21'). Nella ripresa, il gol della bandiera dei gallesi per l'1-3 finale. Giovedì sera, dopo la figuraccia di Istanbul in Europa League (2-1 dal Fenerbahce), José Mourinho aveva strigliato la squadra e, a quanto pare, una prima reazione dei giocatori sembra essere già arrivata.
IBRA: “MANCHESTER LA CITTÀ PIÙ BELLA
Da Inside United
Zlatan Ibrahimovic non è mai banale quando parla. Negli anni abbiamo sentito più volte la stella svedese lodare la sua nuova città e anche a Manchester non è stato da meno. Ecco le sue parole a Inside United: “Ho sentito un sacco di cose su Manchester, sul meteo ecc… Invece tutto è a posto. La città è la migliore di tutte. Vengo dalla Svezia e non avevo grandi aspettative su Manchester a parte il calcio. Sono una persona semplice e per me la famiglia viene prima di tutto.
Ad esempio a Parigi in 4 anni non ho mai visitato la Tour Eiffel. Gli ho chiesto di sostituirla con la mia statua, ma non hanno voluto! L’avessero fatto sarei andato a visitarla”. L’attaccante ha poi commentato la posizione di classifica in Premier League: “I pezzi del puzzle sono lì, dobbiamo solo metterli assieme. Possiamo raggiungere grandi obiettivi”.