Il pesante 1-5 contro la Fiorentina rischia di lasciare un segno pesante in casa Roma e potrebbe portare a un nuovo ribaltone in panchina. Ivan Juric è a forte rischio, anche se ha diretto l'allenamento odierno e sarà al suo posto in panchina contro il Torino, match in programma giovedì, legato una volta in più ai risultati.
Se non ci sarà l'auspicata sterzata, l'opzione più calda sembra quella di una separazione e di un clamoroso ritorno di Daniele De Rossi, cacciato dopo quattro giornate proprio per prendere il tecnico croato, che sin qui in otto partite ha messo insieme tre vittorie, due pareggi e tre sconfitte.
I tifosi hanno nel mirino soprattutto la società, colpevole di aver rinnovato in estate il contratto a DDR nonostante non avesse la fiducia dell'ad Lina Souloukou, che poi ha spinto per il suo esonero e per scegliere Juric salvo poi dimettersi a stretto giro di posta anche per le minacce ricevute.
Ma non mancano le critiche ai giocatori, contestati alle 2 di questa notte in stazione Termini a Roma di ritorno da Firenze: faccia a faccia con Pellegrini (che dopo il match ha detto: "Se il problema sono io, pronto ad andarmene") e Mancini, rispettivamente capitano e vicecapitano. "La pazienza è finita, svegliatevi" il messaggio recapitato dagli ultrà che giovedì contro il Torino all'Olimpico preparano un'altra contestazione.
Intanto il club riflette su Juric che probabilmente resterà al suo posto fino al prossimo match contro la sua ex squadra. In seguito, se ribaltone sarà, oltre alla soluzione De Rossi, che sembra la più semplice (è ancora a libro paga, sarebbe riaccolto a braccia aperte dallo spogliatoio ed è amato dai tifosi), i Friedkin potrebbero anche ragionare su scelte di rottura. La prima, se si decidesse per un traghettatore, porta a Claudio Ranieri, cuore giallorosso, che recentemente ha detto di non vedere l'ora di tornare ad allenare. Attenzione anche alla possibilità che, con De Rossi di nuovo allenatore, Sir Claudio entri comunque in società con un altro ruolo.
E poi ci sono due ipotesi abbastanza clamorose, per rilanciare da subito le ambizioni ad alti livelli: Massimiliano Allegri, che già in passato era stato cercato dai giallorossi, e addirittura Roberto Mancini, fresco di divorzio dall'Arabia Saudita che però ha una forte impronta biancoceleste avendo giocato e allenato la Lazio.
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