Francesca Pierantozzi per il Messaggero - Estratti
I nomi degli stadi sono stati scritti con un'ortografia zoppicante, ma il messaggio in inglese è chiaro e lapidario: «Kill them all», ammazzateli tutti. L'Isis punta alla Champions League e alle decine di migliaia di tifosi richiamati tra ieri sera e stasera negli stadi di Madrid, Londra e Parigi per i quarti di finale. E al Santiago Bernabeu, per sicurezza, ieri sera è stato chiuso il tetto della struttura: misura presa per evitare eventuali attacchi con i droni, già sperimentata in passato anche in altre occasioni.
E che si è andata ad aggiungere ad un dispositivo di sicurezza già molto rigido. L'invito alla strage corre come sempre via social, questa volta in prima pagina del sito di propaganda dell'Isis-K, il ramo afghano della multinazionale del terrorismo, che ha rivendicato l'attacco a Kerman in Iran (94 morti il 3 gennaio) e poi quello al Crocus di Mosca (144 morti il 22 marzo). Adesso tocca all'Europa, secondo la «Voce del Khorsan» il pamphlet in lingua inglese pubblicato dall'editore terrorista Al Azaim. Secondo i governi e gli esperti ci sono pochi dubbi: il pericolo è reale e il momento è quello giusto per un attacco di massa, dopo gli exploit di questi ultimi mesi.
GLI ALERT I servizi dei paesi europei confermano che ci sono movimenti pericolosi. Nel mirino soprattutto Francia, Germania e Svezia. Lunedì è stato arrestato a Roma un tagiko con falsi passaporti uzbeko, kirghizo e ucraino e con un mandato di arresto internazionale, il 26 marzo era stato fermato a Barcellona un uomo sospettato di essere in contatto con cellula svedese di Isis-K. Il portavoce dell'organizzazione al-Ansari ha esortato i «lupi solitari» a entrare in azione e ad attaccare «cristiani ed ebrei in Europa». L'obiettivo è sempre colpire luoghi affollati: sale di concerti, piazze.
E gli stadi, naturalmente, in particolare quelli gremiti per i quarti di finale di Champions: l'Emirates Stadium a Londra di Arsenal- Bayern e il Santiago Bernabeu a Madrid di Real-Manchester City di ieri; e ancora stasera, il Bernabeu della partita Atletico-Borussia Dortmund e il Parc des Princes di Parigi del big match Psg-Barcellona. Nel suo messaggio di guerra, illustrato da un «combattente» con tunica nera e kalashnikov, l'Isis precisa bene la missione da compiere: «ricreate la gloria dei raid del 2015», riferimento quanto mai chiaro agli attentati in Francia, in particolare al Bataclan.
isis minaccia di colpire gli stadi che ospiteranno le partite di champions. 4
La minaccia è presa molto sul serio. In Spagna, dove il messaggio è stato reso noto per primo, il livello di allerta anti-terrorismo è passato a 4 su una scala di cinque. La portavoce del governo Pilar Alegria ha parlato di «oltre 2mila agenti mobilitati» per garantire «una sicurezza totale».
A Londra, la polizia si è mostrata rassicurante e ha fatto sapere di non avere bisogno di alzare il livello di allerta che era già «solido» prima di quest'ultima minaccia. In Francia, dove il dispositivo Vigipirate è già da settimane al livello massimo (quello di "urgenza attentato") il ministro dell'Interno Gerard Darmanin ha comunque fatto sapere che «il prefetto di Parigi ha rafforzato considerevolmente i mezzi di sicurezza» di fronte a una minaccia considerata «precisa e pubblicamente evocata dallo Stato islamico». A cento giorni dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi, Parigi è da tempo in stato di massima allerta.
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