CARLO ANCELOTTI CANTA L'INNO DEL REAL
Estratti da gazzetta.it
La prima cosa che gli ho detto, quando ci siamo sentiti ieri mattina, è che non mi può far soffrire così tanto. "Carlo, me la sono vista brutta!". E lui, che ha sempre voglia di scherzare: "È una tattica, Arrigo. Ci fingiamo morti e poi, all’improvviso, sul finale della partita, risorgiamo e vinciamo!". È proprio un fenomeno, il mio amico Ancelotti. Siamo stati più di un’ora al telefono, mi sono fatto raccontare per filo e per segno com’è andata, come l’ha vista lui dalla panchina, che cos’ha pensato, come ha preparato la sfida. E lui, stanco morto perché aveva dormito soltanto due ore, sempre disponibile, sempre gentile, sempre pronto a fare battute. Il mio solito Carletto, insomma.
2. SPALLETTI
Spalletti: «Ancelotti è stato fortunato contro il Bayern, qualche svista arbitrale c’è stata».
Il ct della Nazionale lo ha detto nell’intervista concessa al Corriere della Sera.
Alla domanda “quanto conta la fortuna nel calcio?” ha parlato solo di Ancelotti e del Real Madrid. Come si dice in questi casi, non si è tenuto. Evidentemente non deve avere particolarmente in simpatia il tecnico di Reggiolo. Del resto la differenza del peso dei palmares è di diverse categorie.
Ecco la risposta di Spalletti sulla fortuna.
«Tanto, arriva se te la meriti. Se sai coglierla. Il Real Madrid in finale di Champions è una dimostrazione. Carlo è stato fortunato contro il Bayern, qualche svista arbitrale c’è stata. Ma non toglie nulla alla vittoria, ci hanno creduto»
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