Il Var è gestito da chi non sa nulla di sport. Il calcio in mano al populismo, è la fine (Massimo Mauro)
Massimo Mauro su Repubblica scrive del Var:
Se metti il grande fratello in campo peggiori tutto, perché questo è finzione e non verità. Chi è stato in campo sa benissimo quando il contatto è fallo o è un normale momento di gioco.
L’essenza del calcio è questa: si gioca con i piedi, non puoi chiamare fallo alla moviola per un pestone.
E’ una cosa di una tale semplicità… Il Var crea un mondo irreale che può andare bene sui giochi on line, ma un mondo fatto di meraviglie come quello del calcio non può essere regolato da una macchina. La tecnologia per il Gol-Non gol e il fuorigioco va bene, ma usarla in questa maniera è la mortificazione.
“Vorrei sapere chi ha deciso le regole del Var”
Anche durante la stessa partita ci sono cose giudicate in maniera completamente opposta. I due rigori di Torino, quello che a Monza doveva essere dato (ma solo facendo il paragone con quelli assegnati a Torino e Firenze). Gli arbitri e chi li comanda hanno perso la testa, e i giocatori cercano di approfittarne. Una volta per un pestone non fermavi neanche il gioco, ora tutti si fermano come se avessero la caviglia spaccata in 4 pezzi. Vorrei sapere chi ha deciso le regole del Var, ma di sicuro dello sport non sa nulla. In fondo le battaglie per introdurlo le ha fatte un grande giornalista (Aldo Biscardi, ndr), che però non era un calciatore… Il calcio in Italia è tutto, non puoi metterlo in mano al populismo.
CESARI
Da https://www.tuttonapoli.net/
"Vediamo anche gli episodi di Napoli dove c’è uno step on foot su Anguissa, non ha fischiato neanche fallo".
Nel corso della trasmissione 'Pressing' su Canale 5, l'ex arbitro e Graziano Cesari ha analizzato gli episodi da moviola di Napoli-Como: "C’è disparità. Vediamo anche gli episodi di Napoli dove c’è uno step on foot su Anguissa, non ha fischiato neanche fallo.
Kvara viene spinto a due mani, era il proprietario del pallone e andava verso la porta e viene spinto. Questo è calcio di rigore. Su queste cose bisogna essere irremovibili”.
(...)
Estratti da corrieredellosport.it
(...) Ammesso che ci sia, che spiegazione si è dato per il contatto Kyriakopoulos-Baldanzi?
«Il mancato rigore è qualcosa che non ha senso perché, oltre al pestone, anche con la gamba viene creato un danno all’avversario da parte del giocatore del Monza. Per tutte le persone di buon senso è calcio di rigore. La verità è che si sta esagerando, gli arbitri cercano di continuo l’auricolare, ma non so cosa cerchino in concreto. L’arbitraggio è fatto di istintività, di ciò che si vede in campo nel momento in cui il pallone sta rotolando. Si è persa la concezione dell’arbitro che decide».
Ha già una ricetta per invertire la rotta al più presto?
«Onestamente bisogna ammettere che il materiale umano di Gianluca Rocchi non è eccelso, ma ciò non vuol dire che gli arbitri non possano prendere provvedimenti su casi conclamati. Su quelli discutibili non apro bocca, è giusto che ognuno abbia la sua idea, ma su quelli evidenti bisogni darsi una svegliata».
(…)