Claudio Savelli per “Libero Quotidiano”
Leonardo Bonucci è stato una delle cause del crollo della Juventus in casa dell' Atletico ma anche uno dei più evidenti effetti. È stato una causa perché ha giocato al peggio delle proprie possibilità, difendendo non solo male ma anche al contrario rispetto alla logica, cioè ingaggiando un duello fisico con Diego Costa che, ovviamente, ha perso per una questione di caratteristiche anziché concentrarsi sui movimenti di reparto.
LA SIMULAZIONE DI BONUCCI IN ATLETICO MADRID JUVENTUS
È diventato poi l' effetto del crollo quando ha scelto di gettarsi a terra fingendo di aver subito un fallo piuttosto che rimanere in piedi a difendere la porta mentre Gimenez si apprestava a insaccare l' 1-0. Il fatto grave non è aver alzato bandiera bianca, ma aver rinunciato alla lotta prima del tempo. Bonucci si è arreso in anticipo. Tra l' altro con il ritorno ancora da giocare.
Di furbate del genere se ne sono viste molte. È nota ad esempio quella di Busquets nella semifinale del 2010 Barça-Inter. Quella di Bonucci però è tra le peggiori perché è sembrata una mossa disperata. Non solo ha recitato, ma lo ha anche fatto male.
È come se non avesse voluto ammettere l' inferiorità della Juve nella partita. Ha forse cercato una scusa, un modo per poter dire che la squadra non meritava di perdere o che lui non era colpevole. Così ha perso due volte. Il principale difetto della scena è che ha sottolineato l' impotenza dalla squadra bianconera. Eppure la Juve non ha bisogno di qualcuno che distragga il mondo da una sconfitta evidente perché ne ha sempre fatto tesoro. La squadra di Allegri ha saputo accettare i ko, forse Bonucci in quel momento se ne è dimenticato.
È sembrato infatti il giocatore smarrito del Milan, più attento a difendere se stesso che la squadra. Un giocatore di nuovo spaventato da un tramonto che si sta avvicinando più velocemente del previsto. Anche quest' anno ha sbagliato spesso e troppo, si è notato meno grazie a Chiellini e alla forza complessiva della Juve. Ma il calo delle prestazioni di Leo è evidente e, a quanto pare, inesorabile.
Così è tornato ad essere la vittima dei suoi stessi dubbi, messi in vetrina dall' Atletico, uno squalo goloso di sangue. L' unico lato positivo per la Juve è che la simulazione è un promemoria utile per il ritorno: è ancora tutto aperto, ma bisognerà ritrovare la consapevolezza di sé che il centrale italiano al Wanda Metropolitano non ha dimostrato.