infortunio abraham in nazionale
«Il calcio è vicino a un’altra svolta», scrive il Corriere dello Sport. Come avvenne negli anni Novanta con la sentenza Bosman che di fatto rese possibile quel che oggi avviene con tantissimi calciatori: liberarsi a parametro zero.
infortunio Gosens in nazionale
Il caso stavolta riguarda le Nazionali. «Chi rompe, non paga». I club versano gli stipendi ai calciatori che sono costretti a sobbarcarsi impegni e viaggi massacranti pur di onorare le partite di qualificazione mondiali. Col risultato che tanti calciatori si infortunano o tornano stanchi.
Il modello in vigore non contempla il principio base del capitalismo: chi ha i soldi, decide. Il sistema calcio fa sempre più fatica a far convivere l’architettura novecentesca con l’industria del business che è nata ed è cresciuta a dismisura attorno al pallone. Fifa e Uefa vorrebbero continuare a dettare le regole come accadeva quarant’anni fa.
Il calcio è diventato un’industria eppure l’aristocrazia del potere ritiene ancora di poter governarlo facendo valere il proprio diritto di nascita. Impone e dispone. Come nel caso della Coppa d’Africa.
Presto, scrive il Corsport, potrebbe scoppiare la rivoluzione nel calcio, con i club che si ribellano al potere di Uefa e Fifa. Le parole di Courtois sono state la prima avvisaglia: nemmeno i calciatori ne possono più.
rabiot MIKE MAIGNAN theo hernandez 12