Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”- Estratti
Luciano Spalletti riflette e si macera perché è un perfezionista e anche il più piccolo dettaglio, una volta sbarcati in Germania, potrebbe fare la differenza. Ma l’Italia che dovrà difendere l’Europeo vinto a Wembley con Roberto Mancini è fatta. Il c.t. tra due mesi convocherà 28-29 giocatori da cui ricavare, entro la mezzanotte del 7 giugno, i magnifici 23 «che sono pochi per un torneo così stressante», si lamenta prima di lasciare la Red Bull Arena, teatro dell’ultima amichevole contro l’Ecuador.
Diciannove posti sono più o meno assegnati, al di là degli infortuni o di improvvisi scadimenti di forma. Ne restano 4 e chi è in corsa dovrà sprintare nelle ultime nove giornate di campionato per arrivare al traguardo.
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L’altro, Vicario, ha scavalcato Meret e da vice Donnarumma ha il posto assicurato.
Spalletti analizzerà nel dettaglio i risultati della tournée americana in cui, a beneficio dei club, ha tenuto a precisare «di non aver tirato il collo a nessuno». Il c.t. ha lasciato gli Stati Uniti soddisfatto «perché la squadra cresce». E nel laboratorio di Coverciano i meccanismi saranno messi a punto.
giacomo raspadori luciano spalletti
Il 3-4-2-1 liquido, sperimentato con Venezuela e Ecuador e in partenza alternativo al 4-3-3, potrebbe diventare il manifesto degli azzurri. «Il mio compito è mettere a proprio agio i giocatori e l’Inter, da cui peschiamo moltissimo, gioca con la difesa a tre».
I criteri sono semplici e Spalletti li ha già spiegati ai suoi discepoli. Senso di appartenenza, dedizione alla causa, spirito di sacrificio. E una certa duttilità. «Chi fa più di un ruolo è avvantaggiato», racconta.
Di Lorenzo e Darmian, a cui non rinuncerà, possono giocare sul centrodestra nella difesa a tre o essere avanzati a centrocampo. Stesso discorso per Cambiaso, che la prima maglia azzurra l’ha avuta con il Venezuela: «Mi è piaciuto tanto e può fare molti ruoli, anche esterno alto nel 4-3-3», spiega il tecnico. Lo juventino, salvo sorprese, ha il posto garantito.
Come Dimarco. Udogie, che all’allenatore azzurro piace perché ha la cosiddetta «scocca», cioè il fisico, qui ha fatto un passo indietro e non ha sfruttato bene l’occasione. Ma è in corsa. Tra i difensori centrali molto ruota intorno a Acerbi.
Se l’interista riceverà una lunga squalifica, Spalletti lo lascerà a casa e in quel caso il posto dovrebbe spettare a Calafiori, mai in Nazionale sino adesso.
«Nel gruppo potrebbe entrare qualcuno che ho lasciato alla Under 21», l’ammissione. Il bolognese, allevato da Thiago Motta, è davanti al romanista Mancini. Sicuri Bastoni, Scalvini e Buongiorno. Bocciato Gatti, che non faceva neppure parte del gruppo negli Usa.
In mezzo al campo non ci dovrebbero essere sorprese: Barella e Jorginho, come dimostrato a Harrison, sono la coppia più affidabile. Sarà recuperato Cristante e probabilmente confermato Locatelli.
Bonaventura, impiegato basso con il Venezuela e sostituito dopo un tempo, dovrà giocare un gran finale di stagione con la Fiorentina se vorrà rientrare. Anche per quanto riguarda gli esterni o incursori del 3-4-2-1, Spalletti ha le idee chiare. Chiesa, il nostro Sinner, deve crescere di rendimento però è uno dei punti fermi. Zaniolo, indisciplinato tatticamente, ma che si butta negli spazi senza dare punti di riferimento, si è guadagnato il posto pur giocando poco nell’Aston Villa.
Lorenzo Pellegrini ha sorpassato Bonaventura mentre Frattesi, uno di quelli con il vizio della Play Station, non corre rischi. El Shaarawy potrebbe entrare in gioco più di Zaccagni, almeno per il ruolo di riserva. E siamo al centravanti. In America lo abbiamo trovato, almeno questa è la sensazione. «Retegui è perfetto» non si stanca di dire Spalletti. Raspadori, invece, è andato male, troppo leggero per una partita fisica come quella con l’Ecuador. Ma è molto considerato dal c.t. e sarà nei 23.
Scamacca dovrà dare risposte convincenti per far venire dei dubbi all’allenatore e lo stesso discorso vale per Immobile.
luciano spalletti con la nazionale italiana di calcio 2 luciano spalletti con la nazionale italiana di calcio 1