«Sono amareggiato. Anni fa un notabile dell’ambiente disse una cosa sottoscrivibile: il calcio è un gioco stupido per persone intelligenti.
Oggi vale solo il primo presupposto ed è inutile aspettarsi che ci si possa essere accorti dei miglioramenti di una squadra sperimentale, così come è altrettanto inutile aspettarsi che si rendano conto di dover acquisire cultura calcistica e generale assumendo con pieni poteri profili come Boban e Maldini che tre anni fa, insieme a Massara, hanno dato vita alla rifondazione del Milan che ha portato allo Scudetto in pochissimo tempo. Ma De Rossi licenziato no, non si può fare, qualcuno sta vivendo in un delirio di onnipotenza.»
DE ROSSI
Mourinho esonerato “nell’interesse del club”, De Rossi “nell’interesse della squadra”. Il Giornale nota una differenza non di poco conto tra l’esonero dello Special One e quello del “Figlio di Roma”.
Una sfumatura non da poco rispetto nell’esonero di De Rossi
Scrive il quotidiano:
“Mentre in tanti nella Capitale vanno al lavoro e stanno sorseggiando il primo caffè della mattina, piomba come un fulmine a ciel sereno il comunicato della Roma. Duro nei confronti di DDR, al di là dei ringraziamenti di rito, e con una sfumatura non da poco rispetto a quello che sancì il divorzio da Mou.
All’epoca del portoghese si scriveva che era «necessario un cambiamento immediato nell’interesse del club», per De Rossi si è trattata di una «decisione adottata nell’interesse della squadra». Segno che anche i giocatori non erano più sulla lunghezza d’onda dell’allenatore”.
GLI HANNO RINFACCIATO I POCHI X-GOL. LA ROMA È 15ESIMA PER TIRI CREATI IN CONTROPIEDE
De Rossi esonerato per gli x-gol (expected goals). La Roma 15° per tiri creati in contropiede. Lo scrive il Romanista a proposito del ben servito dato dai Friedkin a De Rossi.
Il Romanista racconta che alle 8.30 è stato convocato nell’ufficio presidenziale alla presenza dei due Friedkin (padre e figlio) dell’amministratrice delegata l’ormai famigerata Lina Souloukou e del direttore sportivo francese Ghisolfi:
Nessuna lite, nessuno sfogo, nessun aut aut, nessuna questione sui collaboratori veri o presunti, nessun rimprovero sulle parole di Totti o sulla gestione del caso Zalewski (guarda casa subito reintegrato) o sulle incertezze relative al mercato.
Niente di niente, solo dati: mettendo insieme le mele con le pere, come certi analisti un po’ superficiali avevano fatto nei giorni scorsi, gli hanno rinfacciato che la Roma ha vinto una partita delle ultime 13, ha concesso troppi tiri e troppe occasioni agli avversari in contrattacco o su recuperi alti, e hanno obiettato sulla qualità di ogni tiro (xG/tiro).
Hanno obiettato che la Roma 15/a per tiri creati in contropiede con possesso palla a partire dalla propria metà campo e nei tiri in meno di 15 secondi, e dodicesima nei tiri creati 5 secondi dopo un recupero alto. […] Sono numeri che hanno fatto presa presso Dan Friedkin, ancora scottato dall’esperienza dello scorso anno.
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