Si è scusato per le sue affermazioni ma non si dimetterà dal suo incarico, il presidente del Comitato Organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo, Yoshiro Mori, finito al centro di accese polemiche per le dichiarazioni sessiste fatte durante una riunione.
Mori, 83enne con un passato di primo ministro per un breve periodo all'inizio del 2000, si era lamentato del fatto che «nei consigli di amministrazione con molte donne si perde molto tempo», perché secondo lui le signore hanno «difficoltà a finire i loro interventi». «Le donne hanno spirito di competizione. Se una alza la mano (per intervenire, ndr), le altre credono che debbano anche esprimersi. Ecco perché tutti finiscono per parlare», aveva aggiunto, suscitando un'ondata di critiche in Giappone.
Parole che sarebbero state accolte da alcuni membri del Comitato olimpico giapponese con una risata. Diversa la reazione sui social dove Mori è stato messo alla gogna. Oggi Mori ha fatto ammenda in una conferenza stampa, nella quale era anche visibilmente imbarazzato: erano dichiarazioni «contro lo spirito dei Giochi Olimpici e Paralimpici» e quindi «Olimpiadi di Tokyo» avrebbe detto.
Nel 2014 il Comitato Olimpico Internazionale ha fissato l'obiettivo di raggiungere il 50% di partecipazione femminile e incoraggiare eventi di squadra di genere misto nei giochi. Saranno donne il 48,8% degli atleti in gara alle Olimpiadi di Tokyo, ma il Comitato punta a raggiungere la parità tra maschi e femmine per Olimpiadi del 2024 a Parigi.
A meno di sei mesi dalle Olimpiadi di Tokyo, Mori ha anche ribadito che i giochi si terranno "a ogni costo", spazzando via le voci che sarebbero stati rinviati ancora o annullati a causa del coronavirus.
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