“IL DS GIUNTOLI VIA? SOLO FAKE NEWS” – LA FURIA DI DE LAURENTIIS DOPO L’ANTICIPAZIONE DI ‘REPUBBLICA’: “NON STO METTENDO ALLA PORTA IL DIRETTORE SPORTIVO, NON CAPISCO PERCHE’ UN GIORNALE AUTOREVOLE…FORSE QUALCUNO, SBAGLIANDO, DESIDERA CHE IO METTA ALLA PORTA UN PO’ TUTTI QUANTI…”

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Da corrieredellosport.it

 

de laurentiis giuntoli de laurentiis giuntoli

Aurelio De Laurentiis torna a parlare. Il presidente del Napoli ha voluto fare chiarezza in merito alle ultime vicende societarie con due tweet. “Non capisco perché un giornale autorevole come Repubblica scriva delle fake news. E’ vero che ormai vanno di moda e ne abusano un po’ tutti, forse per fare sensazione. Non sto mettendo alla porta il Direttore Sportivo Cristiano Giuntoli.

 

La cosa divertente è che qualcuno, sbagliando, forse desidera che io metta alla porta un po’ tutti quanti”. Il quotidiano aveva ipotizzato - a partire dalla prossima stagione - una possibile rivoluzione del settore tecnico con l’addio del ds, arrivato in azzurro nell’estate del 2015.

 

GATTUSO

Marco Azzi per la Repubblica

 

GIUNTOLI - JUVENTUS NAPOLI GIUNTOLI - JUVENTUS NAPOLI

S' è incrinato in modo quasi irreversibile il rapporto personale, a prescindere dai risultati sul campo e al di là delle rilevanti divergenze di natura tecnica, che finiranno presto o tardi per dare il colpo di grazia al rapporto professionale tra Aurelio De Laurentiis e Rino Gattuso.

 

Le loro strade si divideranno infatti nella migliore delle ipotesi a fine stagione, sempre che il Napoli non si incastri nel frattempo in una delle tante trappole disseminate dovunque: più pericolose di quella appena schivata grazie ai successi contro Spezia e Parma. Incombono dietro l' angolo il primo round della semifinale di Coppa Italia con l' Atalanta (domani al Maradona) e la trasferta di sabato a Marassi con il Genoa: due crash test che presidente e tecnico affronteranno da separati in casa, dopo lo sfogo in tv con cui Ringhio ha messo in piazza i panni sporchi. «Basta schiaffi, sono deluso dai comportamenti del club».

GIUNTOLI E GATTUSO GIUNTOLI E GATTUSO

 

Gattuso se l' è presa esplicitamente con De Laurentiis, accusandolo di aver flirtato nelle ultime settimane con altri allenatori. «Pure io ho avuto delle proposte e le ho declinate».

Il presidente del Napoli ha scelto ieri di non replicare, forse con la speranza che l' incendio si spenga da solo.

 

Oppure perché sta davvero guardandosi intorno, ora, dopo aver capito che il rapporto con Ringhio non potrà essere recuperato. Ma il numero uno azzurro deve muoversi con i piedi di piombo, per evitare rischiosi contraccolpi nel momento clou della stagione. La squadra è del resto in corsa su tre fronti: Coppa Italia, Europa League e campionato, col prioritario obiettivo del ritorno in Champions vicino. Per questo è paradossale che la panchina sia stata messa in bilico, per una crisi che è dipesa soltanto in parte dai risultati.

 

GIUNTOLI GIUNTOLI

Le storie tese tra De Laurentiis e Gattuso hanno radici più lontane e il gelo tra i due è calato in realtà per una questione di onore, legata al rinnovo del contratto. Il presidente e l' allenatore hanno dato infatti un' interpretazione differente alla stretta di mano con cui s' erano accordati per prolungare fino al 2023 il loro rapporto professionale, al termine di un pranzo a Castel Volturno il 31 ottobre. Quel foglio sul quale entrambi misero la firma, per lasciare una traccia tangibile del patto appena sottoscritto e indicare la strada da seguire ai rispettivi avvocati, non aveva ovviamente alcun valore legale.

 

gattuso de laurentiis gattuso de laurentiis

Ma Ringhio lo considerò lo stesso esecutivo e vincolante, dal punto di vista morale: anche se nel mese successivo dalla società non giunse alcun segnale di conferma. Solo a dicembre le bozze furono spedite dal quartier generale di ADL, mentre il tecnico calabrese era alle prese con l' infezione oculare e il calendario fitto di fine anno. L' attimo fuggente dunque passò e i risultati altalenanti del Napoli hanno poi spinto il numero uno azzurro a ripensarci. Non fino a esonerare Gattuso, peraltro, che da parte sua non ci pensa affatto a dimettersi. Sarà dura però vivere fino a giugno da separati in casa.

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