Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”
Roma sfortunata per i tre infortuni nel primo tempo, tutti a giocatori molto importanti, soprattutto Veretout e Spinazzola, ma complessivamente inadeguata all' avversario. Il risultato è scappato di mano anche allo United, ma una differenza sensibile era attesa. La seconda del campionato inglese a questi livelli è più forte di qualunque avversario di altra fascia.
La Roma è settima, il Villareal e l' Arsenal sono a metà classifica. Se c' è una cosa che il calcio del virus ha perso è l' imprevedibilità. Vincono i più forti. La sfortuna degli infortuni era stata bilanciata nel primo tempo da un rigore fuori dal vivo del gioco e da un gol di fisico e rimpallo di Dzeko in uno dei due unici tiri in porta della Roma. Il resto è stata una partita poco possibile.
Lo United non è più una squadra inglese, gioca con frasi brevi ma insistenti, ama avere la palla e cercare con quella una somma delle qualità individuali. Gioca nello United forse il miglior centrocampista offensivo in circolazione, Bruno Fernandes, un tipo calmo ma capace di mettere la palla dovunque. Avesse un po' di rabbia davvero latina lascerebbe un segno profondo nel calcio.
Guarda invece la sua partita come i navigatori del suo Paese guardavano il mare dalle navi, come fosse un continuo confine.
Non ha nostalgia della terra, per Bruno Fernandes è importante vivere nel suo mare, cioè il gioco. Ha fatto tutto lui ieri e ha trovato nel vecchio Cavani il suo jolly ideale. La Roma ha opposto a questo una difesa smarrita nei ruoli.
Smalling ha marcato Pogba che non gli dava un corpo fisso. Cristante era nella zona Cavani ed è rimasto anticipato e travolto. Ibanez non è ancora pronto, buono in marcatura, pessimo nel gestire il pallone ritrovato.
L' assenza di Veretout ha costretto la Roma a una coppia di centrocampisti improvvisata e sbagliata nell' idea, Diawara-Villar, ottimi per una partita normale del campionato italiano, abbastanza impropri per questo livello. La somma delle differenze è dentro il risultato. Se facciamo uno sconto, una differenza di tre gol era la più corretta, ma già questo è una condanna.
PRUZZO
La Roma ha retto 48 minuti, poi sotto i colpi di Cavani e le assenze per infortunio arrivate nel primo tempo ha alzato bandiera bianca perdendo addirittura 6 a 2. Ribaltare il risultato nella gara di ritorno, anche in virtù delle possibili assenze di Pau Lopez, Veretout e Spinazzola, diventa quasi impossibile.
Ai microfoni di Radio Radio l'ex bomber della Roma Roberto Pruzzo ha esternato la sua ira per la prestazione dei giocatori e la gestione di Fonseca: "Partita condizionata dagli infortuni, il crollo è stato verticale, senza attenuanti, ma la squadra per sessanta minuti aveva retto, con il primo tempo addirittura in vantaggio. Nella ripresa bisognava alzare un muro davanti al fortino, e invece... Fonseca è ancora lì? Cambiare adesso sarebbe un bene per tutti. Non è più in grado di tenere su questa squadra".
roberto pruzzo foto di bacco conti pruzzo
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