“IO ROMANISTA ERO IN CURVA NORD QUANDO UCCISERO PAPARELLI” – IL RICORDO DEL DIRETTORE DI "REPUBBLICA" MAURIZIO MOLINARI NELL’INTRODUZIONE DEL LIBRO “DUE BAMBINI E UN SOGNO” DI GIULIO CARDONE E MARCO PATUCCHI CON MASSIMO MAESTRELLI – “VEDEMMO QUEL RAZZO PARTIRE E CADERE POCHE FILE SOTTO DI NOI. POCO DOPO VENIMMO A SAPERE CHE VINCENZO PAPARELLI, TRENTATRE ANNI, PADRE DI DUE FIGLI, ERA MORTO. LASCIAMMO LO STADIO IN SILENZIO, INCREDULI PER LA DECISIONE DI FAR GIOCARE IL DERBY. DA QUEL GIORNO PER ME LO STADIO OLIMPICO DIVENTO’ PIÙ GRANDE. AVEVO COMPRESO L’IMPORTANZA DI…"

-

Condividi questo articolo


Testo di Maurizio Molinari per la Repubblica 

 

 

maurizio molinari 6 maurizio molinari 6

Non ero mai andato in Curva Nord. In genere, andavo in quella opposta. Ogni domenica.

 

 

Andare in Curva Nord poi, durante un derby, era qualcosa che mai e poi mai avrei preso in considerazione. Ma Guido e Alberto erano due dei miei amici più cari. Fratelli, veri gentlemen e soprattutto grandi giocatori di pallone, compagni di squadra nelle partite di ogni domenica mattina ai campi polo di Villa Pamphili.

 

la notizia dell'uccisione di vincenzo paparelli la notizia dell'uccisione di vincenzo paparelli

Quella volta fu Guido a dirmi: «Vieni prima a casa nostra, poi andiamo assieme allo stadio». Loro laziali, da sempre, io giallorosso, da sempre, ma amici per la pelle, veri, inseparabili. In campo e fuori.

 

 

«Certo, Guido, accetto volentieri, anche perché abitate a due passi dallo stadio».

 

Così andai prima a casa Sessa e poi, andammo assieme, a piedi, in Curva Nord. Era il 28 ottobre 1979.

 

Una domenica splendente, cielo terso, campo perfetto. Ero incuriosito ed affascinato dalla possibilità di vedere un derby immerso nella tifoseria biancoazzurra. Eravamo seduti al centro della curva, sulle panchine di legno verde.

 

maurizio molinari 5 maurizio molinari 5

Con l’arrivo dei tifosi, lo stadio si riempie. Parlo fitto fitto con Guido, abbiamo in mano due panini al formaggio, preparati dalla madre Wanda.

 

Quando dalla Curva Sud, vediamo arrivare un piccolo razzo che si avvita, con una punta di fuoco, ed una scia nera molto visibile. E sempre più vicino. Fino a terminare la corsa davanti a noi, cade in terra solo poche fila sotto a noi.

 

Si alza una colonna di fumo nero, intenso, fitto. E poi iniziano le grida: «Hanno colpito un uomo, allarme, aiuto!». È il parapiglia. Tutti corrono, verso l’uscita. Arrivano i soccorsi e poco dopo sapremo che Vincenzo Paparelli, trentatre anni, padre di due figli, non ce l’ha fatta. Ed è morto.

vincenzo paparelli vincenzo paparelli

 

È stato ucciso. Sotto i nostri occhi. Nessuno parlava più, uscimmo dallo stadio in silenzio, con ancora il panino in mano, e tornammo a piedi a casa Sessa, increduli per quanto era avvenuto come per la decisione che era stata presa di giocare il derby.

 

Per un tempo che ora mi sembra interminabile, nessuno di noi tre parlò più. Dentro di me pensavo che essere stato in Curva Nord in quel giorno conteneva una lezione spietata: avevo visto cosa il tifo più esasperato poteva fare. Anche quello che veniva dalla mia parte.

 

L’amicizia con Guido e Alberto divenne ancor più granitica. Ed io avevo imparato a sentirmi a casa anche nella Curva Nord. Da quel giorno per me lo Stadio Olimpico era diventato più grande.

maurizio molinari 4 maurizio molinari 4

 

Avevo compreso l’importanza di guardare il mondo con gli occhi degli altri.

gabriele paparelli gabriele paparelli gabriele paparelli lotito gabriele paparelli lotito paparelli delitto paparelli delitto maurizio molinari 3 maurizio molinari 3 vincenzo paparelli delitto vincenzo paparelli delitto vincenzo paparelli targa vincenzo paparelli targa vincenzo paparelli vincenzo paparelli

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...