Lo storico direttore tecnico della Ferrari, Mauro Forghieri, demolisce Charles Leclerc in un’intervista a Libero.
«Il mondiale è in salita e si tratta di una salita stile Tour de France. 63 punti di svantaggio sono un’enormità ed è inutile piangersi addosso e dire che un errore può capitare. Qui c’è in gioco il mondiale e le speranze della Ferrari sono al lumicino pur avendo, dopo anni, una macchina buona».
Il quotidiano fa la conta dei punti persi dalla Ferrari con Leclerc, tra incidenti ed errori: sono 108, ovvio che il Mondiale è un po’ più lontano. Forghieri continua:
«Le colpe vanno divise fra tutti. È giusto chiedersi se nella Squadra Corse ci sia davvero la gente giusta. Ha responsabilità Binotto, certo, ma non sono tutte sue le colpe. I tecnici e i cosiddetti strateghi dei box non assicurano quella linearità che porta al mondiale. Inoltre c’è il problema affidabilità delle F1-75 che ha un ruolo rilevante».
Su Leclerc:
«È veloce ma deve crescere. Gli errori che continua a commettere dopo 5 anni di Formula Uno suggeriscono che, oggi, non è ancora pronto per l’iride. Va aiutato ai box, consigliato meglio. Quando Niki Lauda arrivò in Ferrari, nel 1974, era bravo ma non bravissimo. Lo affinammo e l’anno dopo vinse il mondiale. I tifosi della Ferrari devono accettare la realtà: il titolo se lo merita ancora Verstappen che è più glaciale e più completo come pilota».
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