Lorenzo Musetti ha ottenuto un posto in semifinale a Wimbledon, superando Taylor Fritz in cinque set e riscrivendo sia la sua storia personale che quella del tennis italiano. L'azzurro, entusiasta durante la conferenza stampa post-partita, ha rilasciato interessanti dichiarazioni relativamente al suo exploit durantre lo swing sull'erba e in vista del penultimo atto del torneo di Londra con Novak Djokovic.
Musetti sfiderà 'Nole' per la settima volta in carriera, alla ricerca del secondo successo ai danni del serbo dopo l'affermazione in tre set a Montecarlo nel 2023. Il carrarino, sebbene nel rispetto di un campione come il tennista di Belgrado, ha palesato un cauto ottimismo in press conference.
Musetti, riecco Djokovic
"Il match con Djokovic al Roland Garros? Penso che sia stato un ottimo incontro, ho avuto le mie chance. Penso di aver analizzato bene quella partita e i momenti chiave in cui avrei potuto fare meglio. Ho giocato contro Djokovic diverse volte, in differenti palcoscenici. L’ho battuto una volta a Montecarlo, ma ho perso gli altri match. Tutti gli incontri con Nole sono finiti con una lezione e l’ultimo precedente è stato un match intenso per entrambi, una partita stressante.
Contro di lui sei probabilmente più stressato perché è il miglior giocatore di sempre o uno dei migliori. Io penso che giocando in una certa maniera, posso avere le mie possibilità nel prossimo turno".
Così Lorenzo Musetti in ottica della semifinale a Wimbledon: Novak Djokovic sarà un ostacolo particolarmente ostico verso la finale dei Championships, ma non è la prima volta che i due si affrontano e l'azzurro è convinto dei propri mezzi.
La nuova attitudine di Musetti
"Nelle scorse settimane, partendo da Stoccarda, mi sono sentito costante nell’attitudine e ringrazio me stesso per l’atteggiamento che ho avuto contro Fritz, in particolare dopo aver perso il primo set. Non sentivo bene il mio servizio né la palla, ero nervoso, ma ho cambiato immediatamente il mio 'mindset' con un’attitudine positiva e il feeling con la palla è migliorato.
Mi vergognavo quando giocavo male, poi ho capito che conta altro in questo sport. Anche i primi turni a Wimbledon non ho espresso il mio miglior tennis, però l’ho accettato e sono riuscito a trovare dei metodi per vincere le partite".
Musetti, come espresso già recentemente dal coach Simone Tartarini, ha cambiato 'mindset' in campo e trovato nuove certezze anche sull'erba: atteggiamento positivo e anche 'vittorie sporche', qualora serva.
Un grande Musetti sull'erba
"Il mio tennis su erba? Probabilmente è peggio per gli avversari se i colpi che arrivano non sono sempre gli stessi, specialmente per ottimi ‘baseliner’ come Fritz: se avessi giocato soltanto colpi piatti contro di lui, avrei anche potuto non vincere un punto, avrei fatto il suo gioco.
La mia strategia quindi è stata quella di variare su ogni palla e provare a comandare il gioco. Sicuramente è qualcosa su cui ho lavorato molto, sin da quando ero bambino ho cercato di non essere monotematico sul campo. Questo probabilmente è un grande aiuto sull’erba e sta funzionando molto bene in questa settimana".
Un Musetti analitico, bravo a comprendere le fasi cruciali dei suoi match e soprattutto dal punto di vista tattico, grazie anche ai consigli di Tartarini. Il carrarino ha mostrato le sue qualità anche sull'erba, trovando una qualità mai mostrata prima su questa superficie, e avrà la chance di affrontare Djokovic per far proseguire il sogno a Londra.
lorenzo musetti - atp queens lorenzo musetti - atp queens