“MIA SORELLA SI È MESSA A RIDERE. E MI HA DETTO: MA IO ORA COME FACCIO A TROVARE UN FIDANZATO?" – JEAN ALESI PARLA DEL FERMO PER IL PETARDO BUTTATO DAVANTI ALLO STUDIO DELL’EX COMPAGNO DELLA SORELLA: “UN'ESAGERAZIONE, ERA SOLO UNO SCHERZO. SONO STATO IN CASERMA 24 ORE, HO SUBITO DETTO CHE AVREI RIPAGATO TUTTO, IL VETRO ROTTO, I DANNI. CON I GENDARMI CI SIAMO MESSI A PARLARE DI FORMULA1..."

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Daniele Dallera,Daniele Sparisci per il "Corriere della Sera"

 

Jean Alesi, che cosa ha combinato?

JEAN ALESI 2 JEAN ALESI 2

«Mi sembra tutto sproporzionato, c'è stato un grosso malinteso: per esempio l'ex fidanzato di mia sorella è diventato "mio cognato". Era solo uno scherzo, non mi sarei mai immaginato che un petardo potesse provocare tutto questo».

 

Arrestato per un fuoco artificiale, ci spiega come sono andate le cose?

«Avevo comprato questo petardo in Italia in una stazione di servizio vicino a Ventimiglia: eravamo in macchina con amici e abbiamo detto: "proviamolo". Così l'ho buttato lì (a Villeneuve-lès-Avignon ndr ), davanti allo studio di questo architetto, ma non mi aspettavo che potesse fare un botto del genere. E che potesse fare quei danni».

 

JEAN ALESI JEAN ALESI

Non ce l'aveva con l'ex compagno di sua sorella?

«Macché, siamo sempre stati in ottimi rapporti, con mia sorella si sono lasciati da due anni e ormai non parliamo più di lui. Sono stato io a presentarmi il giorno dopo alla polizia per chiarire. Ho subito detto che avrei ripagato tutto, il vetro rotto, i danni. Che c'ero io su quella macchina, e non mio fratello».

 

Ma allora perché lanciarlo proprio lì?

«Una casualità, passavamo di lì e ho detto: "proviamo a lanciarlo qui"».

Le piacciono i fuochi artificiali?

«Sì, quando festeggiamo di solito li usiamo. È una vecchia tradizione».

 

jean alesi jean alesi

Quanto l'hanno trattenuta in commissariato?

«Ventiquattr' ore. Prima ero stato chiuso dentro a una stanza su ordine del magistrato, poi i poliziotti mi hanno "liberato", non capivano perché ci fosse tanto accanimento nei miei confronti. E nel commissariato abbiamo passato una serata fantastica prima di essere rilasciato, e tornare a casa».

 

Davvero?

«Sì, a parlare di Formula 1, erano appassionati. Di vecchi aneddoti, delle sciocchezze che si facevano da giovani, e poi di questo incredibile Mondiale vinto da Max Verstappen».

 

La F1 è sempre al centro della sua vita, si diverte ancora a guardarla?

«Sì, mi fa ancora impazzire. Stefano Domenicali (il presidente della F1 ndr) mi ha preso nel gruppo di ambassador (composto da ex piloti, vecchie glorie ndr ). Ho visto uno dei campionati più belli di sempre, forse il più bello».

 

Verstappen lo ha meritato?

CLAUDIA PERONI TOCCATA DA GERHARD BERGER E JEAN ALESI CLAUDIA PERONI TOCCATA DA GERHARD BERGER E JEAN ALESI

«Lo avrebbero meritato tutti e due, anche Hamilton. Poi è arrivata la safety car e ha cambiato tutto, ma le corse sono così. Può succedere».

 

Polemiche sulla decisione di Michael Masi, il direttore di corsa, lei era d'accordo?

«Le regole sono chiare. Il problema è il dialogo continuo fra muretti, team principal, e il direttore di corsa. Ve lo immaginate Allegri o un altro allenatore di serie A collegati in cuffia con l'arbitro? Sarebbero sempre polemiche. Le partite non finirebbero mai».

 

Anche suo figlio Giuliano fa il pilota: ha provato ad arrivare in Formula 1, ora corre in Giappone...

CLAUDIA PERONI TOCCATA DA GERHARD BERGER E JEAN ALESI CLAUDIA PERONI TOCCATA DA GERHARD BERGER E JEAN ALESI

«Sì, nella SuperGt e nella SuperFormula, serie molto competitive. Ormai la sua direzione è quella e di certo non sarò io a dirgli di insistere con la Formula 1: dopo appena un anno è stato preso dal team che ha vinto il campionato (Tom' s ndr ), titolare per la Toyota. Un traguardo incredibile e inconcepibile in Europa».

 

Dovrebbe essere la normalità.

«In F1 ormai per arrivare servono soldi, tanti, troppi. Abbiamo visto che cosa è successo con Antonio Giovinazzi, sostituito da Zhou all'Alfa. Con il campione di Formula 2, Oscar Piastri, che non ha un posto in griglia, la F1 è diventata inaccessibile per i giovani».

 

Ma i piloti paganti ci sono sempre stati.

«Mai a questi livelli. Ora alcuni team scelgono prima il pagante e poi anche un altro da affiancare che paga ancora di più, prima era diverso».

Perché?

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«Anche la Minardi per sopravvivere cercava piloti con gli sponsor, ma in squadra poi aveva anche Alonso. Adesso senza Stroll l'Aston Martin non esisterebbe, a livello finanziario».

 

Ferrari, è ottimista sul 2022?

«Sono un tifoso e lo devo essere per forza. Il mio cuore è sempre stato rosso e resterà tale. Comunque quest' anno lo spettacolo dato da Mercedes e Red Bull è stato altissimo».

 

Carlos Sainz ha superato Charles Leclerc nel Mondiale, si rischia di innescare una rivalità esplosiva?

«No, è un bel "problema" per la Ferrari avere due piloti veloci, ha la coppia più forte della Formula 1. Se la Mercedes avesse avuto un Leclerc o un Sainz al posto di Bottas avrebbe vinto anche il titolo piloti».

 

Come si protegge dal Covid?

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«Vaccino e precauzioni. Appena sento un no-vax mi arrabbio».

 

Dove passerà l'ultimo dell'anno?

«In Costa Azzurra».

 

A festeggiare con i petardi?

«Per carità. Non me li nominate più. Ho chiuso con i petardi!».

 

Francese ma con l'Italia nel cuore...

«Il sindaco di Alcamo, paese di origine della mia famiglia, mi ha dato la cittadinanza onoraria dicendomi: "Qui puoi fare ciò che vuoi"».

 

Ci tolga una curiosità. Sua sorella si è arrabbiata dopo tutto questo caos?

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«Si è messa a ridere. E mi ha detto: "Ma io ora come faccio a trovare un fidanzato?"».

 

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