Francesco Persili per Dagospia
“Nico Williams ci ha massacrato”. Paolo Condò in diretta Sky certifica la “serata da incubo” dell’azzurro Di Lorenzo davanti all’esterno offensivo classe 2002 della Spagna.
Il cross che ha propiziato l’autorete di Calafiori, una traversa, la continua ricerca dell’uno contro uno: l’imprendibile ragazzone dell’Athletic Bilbao è stato l’assoluto protagonista della vittoria contro l'Italia dopo una grande stagione con il club basco chiusa con 8 gol e 19 assist e la vittoria della Copa del Rey.
Il 21enne fa gola a mezza Europa anche per la clausola rescissoria, fissata a 55 milioni di euro, secondo quanto riporta il quotidiano iberico “Marca”. Non è detto che Nico ceda alle lusinghe dei top club del vecchio Continente. La forza delle radici e dell’appartenenza potrebbero farlo restare a sgambettare al San Mames insieme al fratello maggiore Inaki a cui è legatissimo. “Ho ricevuto un messaggio da lui subito dopo il match, spero che la mia famiglia si diverta tanto quanto me quando gioco”
nico e inaki williams e la loro famiglia
“La storia di Nico Williams è un racconto contemporaneo che parla di amore, speranza, emigrazione”, spiega il giornalista e scrittore spagnolo Guillem Balaguè: “I genitori di Nico (e Inaki), María e Felix, sono partiti dal Ghana pagando una banda di trafficanti di esseri umani con la speranza di raggiungere il Regno Unito, ma sono stati abbandonati nel Sahara. Hanno dovuto camminare nel deserto senza scarpe, hanno visto i loro amici morire e poi sono stati arrestati in Marocco, nell’enclave spagnola di Melilla”.
Un avvocato consigliò a Marìa, che già aspettava Inaki, di raccontare alla polizia di essere richiedenti asilo in fuga dalla guerra in Liberia. Grazie all’aiuto di un prete riusciranno poi a ottenere i documenti per restare in Spagna e si trasferirono a Pamplona, dove è nato Nico, cresciuto dal fratello più grande Iñaki, il quale però ha scelto di giocare con il Ghana, suo paese d'origine.
Nico ha optato, invece, per la Spagna e ieri sera ha ricevuto anche il titolo di miglior giocatore della partita. Ai canali Uefa confessa: “Penso che sia stata la mia prestazione più completa con la Nazionale. I miei compagni mi hanno applaudito nello spogliatoio e vorrei ringraziarli. Abbiamo dominato su tutta la linea…”