IL GIORNALISTA: «CHIEDO SCUSA, MA ERANO TUTTI FUORI ONDA IO NON SONO COSÌ»
Estratto dell'articolo di A.Rav. per il “Corriere della Sera”
Prima domanda: ma come è potuto succedere? «Aspetti, erano tutti fuori onda. Prendo le distanze da tutto quello che è stato captato da un microfono rimasto acceso per esigenze tecniche e lontano un metro e mezzo da me.
Alcune di queste frasi che mi sono state attribuite poi non le ho proprio dette, si sente una parola su tre», la risposta di Lorenzo Leonarduzzi arriva pronta dal Giappone.
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Eppure un incidente simile era già capitato: «No aspetti: l’altra volta ho sbagliato, ma proprio perché sono già stato vittima un paio di anni fa di un incidente increscioso, a maggior ragione ora sto particolarmente attento a quello che dico, anche quando devo descrivere gli esercizi delle tuffatrici. Ho parlato di corporatura grossa? Ma quello lo dico anche degli uomini, non è sessismo. Non voglio che la mia professionalità venga macchiata da queste situazioni, si sta creando un polverone, si vuole colpire qualcuno tramite me...».
TUFFI, E’ BUFERA
Paolo de Laurentiis per corrieredellosport.it
"Liccaldo, i cinesi direbbero Liccaldo". Il commento della gara mondiale dei tuffi regala un’altra bufera alla Rai, appena uscita dal caso Facci.
La segnalazione, molto circostanziata arriva, come spesso accade di questi tempi, dal web, dove un anonimo @defrogging sottolinea gli sfondoni del telecronista Lorenzo Leonarduzzi, che a Fukuoka fa coppia con Massimiliano Mazzucchi, o meglio faceva, perché l’a.d. della Rai, Roberto Sergio, già ieri mattina - d’accordo con il neodirettore di RaiSport, Jacopo Volpi,
che ha ereditato la scelta della coppia Leonarduzzi- Mazzucchi - ha diramato un comunicato di fuoco richiamandoli in Italia, “avviando una procedura di contestazione disciplinare nei confronti del giornalista e chiedendo tutti i provvedimenti necessari per il collaboratore tecnico”.
Le frasi
Il “Liccaldo”, che si riferiva alla storpiatura del nome di uno dei tuffatori azzurro, Riccardo Giovannini, è andato in onda quando Leonarduzzi sapeva di essere ascoltato, perché in diretta. Poi c’è stato il resto:
"Fuma sano, fuma bene, fuma solo pakistano", "Le olandesi sono grosse" "Come la nostra Vittorioso" (una tuffatrice italiana; ndr), "Grande eh", "Ma tanto a letto sono tutte uguali", "Questa si chiama Harper, è una suonatrice d’arpa. Come si suona l’arpa? La si...?", "La si tocca?", "La si pizzica", "Si, La, Do",
"È questo il vantaggio, gli uomini devono studiare sette note, le donne soltanto tre". Questo blocco di perle è un fuori onda andato sul web con la coppia Leonarduzzi-Mazzucchi che non sapeva che il microfono fosse ancora aperto e di cui, al contrario del “Liccaldo” tutt’ora consultabile, non c’è traccia.
Una volta esploso il caso, il rientro è stato inevitabile. Leonarduzzi, che ha già un provvedimento disciplinare nel suo curriculum a causa di un "Donna nanak, tutta Tanak" detto per scommessa (!) giocando sul cognome di un pilota, rischia il licenziamento. Si è difeso rilasciando una dichiarazione all’Ansa: "Prendo le distanze da quello che mi viene contestato, non si è trattato di una telecronaca.
Il microfono era rimasto aperto per avere le indicazioni su quando si poteva tornare in onda e la cuffia era appoggiata sul tavolo, ma avevo avuto indicazioni che in onda c’era il tg e non era previsto che andassimo in onda su Rai Play 2. Non c’era nessun intento di body shaming da parte nostra. Nel 2020 feci una stupidaggine clamorosa (quella del “Donna nanak...”; ndr) che pagai con 5 giorni di sospensione e l’allontanamento per un anno e mezzo dalle telecronache. Le accuse sui presunti auguri a Hitler su Facebook (perché in giro si legge anche questo; ndr) invece sono totalmente false. È un fuori onda rubato per un errore tecnico".
Dall’audio a sua insaputa al complotto è un attimo: "La persona che ha denunciato queste cose gestisce il blog nazionale di Nicola Marconi, che era stato proposto per il commento del Mondiale di tuffi al posto di Mazzucchi. C’è del dolo, è un complotto. Ora sono costretto a lasciare il Giappone, ma appena arrivo in Italia vado dai miei avvocati e intendo reagire per salvaguardare la mia dignità. Non contro l’azienda che capisce bene che si tratta di un fuori onda rubato, ma contro chi mi accusa".
L’a.d. della Rai, Sergio, non sembra comunque conciliante: "Un giornalista del Servizio Pubblico non può giustificarsi relegando a una “battuta da bar” quanto andato in onda". Al di là di audio rubati, fuori onda o altro, la sintesi perfetta la offre - sempre sul web - Riccardo Cucchi, storica voce Rai oggi in pensione: "Rispettare il microfono significa rispettare i telespettatori. E soprattutto sessismo e body shaming non possono far parte del bagaglio di un giornalista del servizio pubblico. Anche a microfono spento". Da oggi le telecronache dei tuffi sono affidate a Nicola Sangiorgio con il commento tecnico di Oscar Bertone. Ieri la coppia Bertocchi-Pellacani ha vinto un bronzo mondiale.