Da gazzetta.it
Organizzare un “Coronavirus Camp” per i piloti di Formula 1 della sua squadra, in modo da farli contagiare. Ci sarebbe da riderci sopra per non piangere, se la folle idea non fosse stata davvero concepita e raccontata dalla viva voce di Helmut Marko. Il consulente forte della Red Bull ha infatti parlato dell’astruso progetto in un’intervista alla tv nazionale austriaca ORF, un’idea pensata per immunizzare i suoi piloti in vista della ripresa della stagione.
Marko, personaggio non nuovo a “sparate” che fanno discutere, ha dichiarato: “Abbiamo quattro piloti di Formula 1 (Max Verstappen, Alex Albon, Pierre Gasly, Daniil Kvyat) e otto o dieci junior. L’idea era di organizzare un campo dove potremmo riempire questo tempo di gare - mentalmente e fisicamente - un po’ morto. E questo sarebbe un momento ideale per contrarre l’infezione. Parliamo di ragazzi giovani, forti, in ottima salute. In questo modo sarebbero preparati per quando si riprenderà in quello che sarà probabilmente un campionato molto difficile una volta iniziato”.
Marko ha comunque specificato che l’obiettivo principale sarebbe quello di preparare bene fisicamente i suoi piloti a quella che alla ripresa si annuncerà una stagione molto intensa: “Se c’è una stagione concentrata con 15-18 gare, sarà molto, molto dura. Non c’è possibilità di migliorare la forma fisica durante la stagione. Quindi sarebbe davvero ideale questo tempo fermi”. Ma il contagio? “Mettiamola così: non è stata ben accolta da altre parti in azienda”. E francamente non è difficile capirne il motivo Mr. Marko...