Sabato inizieranno gli Europei dell’Italia, che è capitata in un girone di ferro insieme a Spagna, Croazia e Albania.
The Athletic ha tracciato un profilo della nuova Italia di Spalletti.
Euro2024, il passaggio dell’Italia alla difesa a 3
“Fino allo scorso marzo, Spalletti sembrava intenzionato a giocare a quattro. Tuttavia, il c.t. dell’Italia ha dichiarato di voler fare «qualcosa di moderno» prima delle amichevoli di marzo.
La differenza è stata il passaggio a un terzetto invece del quartetto che l’Italia ha adottato nelle partite di Spalletti nelle qualificazioni europee. Nelle sue prime sei partite, il 4-3-3 dell’Italia in fase di possesso dipendeva dal gioco d’ala con rotazioni flessibili tra il terzino, il numero 8 e l’ala per rompere le squadre nelle aree larghe“.
Barella, il giocatore chiave dell’Italia
Dopo una stagione impressionante con l’Inter, Barella si presenta a Euro 2024 come il faro del suo Paese. La capacità del centrocampista di riconquistare il pallone a centrocampo e di aiutare la squadra in fase difensiva rafforza la squadra di Spalletti in fase di non possesso, ma sono la sua abilità tecnica e le opzioni che offre in fase di possesso a renderlo fondamentale per questa squadra.
Barella si abbassa costantemente per aiutare l’Italia a costruire gli attacchi, sostenendo anche i passaggi combinati in ampiezza con i suoi passaggi precisi e i suoi movimenti fuori dal campo. Quest’ultima è un’altra caratteristica del suo gioco che gli permette di essere una minaccia offensiva nell’area di rigore avversaria con le sue corse tardive dal centrocampo.
Il punto debole dell’Italia
The Athletic sottolinea che il punto debole d’Italia è la gestione in fase di non possesso. “Una volta perso il possesso, l’Italia appare vulnerabile nelle transizioni difensive. Lasciano ampi spazi tra la linea difensiva e il resto della squadra. Il gol di Rashford nella sconfitta per 3-1 contro l’Inghilterra dello scorso ottobre è una scena che Spalletti preferirebbe evitare nel prossimo torneo. La formazione a tre ha fornito una maggiore copertura centrale quando l’Italia passa dall’attacco alla difesa, ma è ancora un’area che gli avversari possono sfruttare”.