"Sinner non farebbe mai nulla intenzionalmente. Si è trovato in una situazione sfortunata. La verità è uscita fuori, nessuna colpa o negligenza, e speriamo che si possa mettere alle spalle tutto questo".
A parlare è Darren Cahill, uno dei due allenatori di Jannik Sinner insieme a Simone Vagnozzi. "La ragione per cui è stato possibile per lui continuare a giocare dopo la corta sospensione provvisoria è che hanno potuto collocare precisamente dov'è capitato l'incidente e hanno potuto spiegare quello che è successo con lo spray", ha detto a Espn sul caso che ha coinvolto l'altoatesino, trovato positivo al Clostebol e scagionato. Cahill ha spiegato che il team ha saputo della situazione in essere solo dopo il Masters 1000 di Miami, che Sinner ha vinto, e l'ITIA ha subito dopo iniziato la propria indagine.
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SINNER: I DUBBI DELL A STAMPA ESTERA
"Positivo al controllo a marzo, innocente cinque mesi dopo: il caso Sinner viene alla luce e suscita interrogativi". Così sul caso del tennista italiano numero uno del mondo il francese L'Equipe, che apre il sito internet con il titolo 'Affaire Sinner: una rivelazione tardiva e numerose domande'.
L'Equipe parla di "un segreto ben custodito" finora. "Jannik Sinner riceve una sanzione antidoping dopo dei test positivi al clostebol, una sostanza proibita", titola The Athletic, realizzato sul web della redazione sportiva del New York Times, che tiene però la notizia non in primo piano."Un tribunale a seguito di un'indagine antidoping non ha riscontrato 'colpa o negligenza' da parte dell'italiano, si legge nel sommario online. Insinuante e ironico invece Marca, quotidiano sportivo spagnolo. 'Fatture, uno spray e accuse di un trattamento di favore', questo il titolo di apertura del sito. 'La verità è venuta alla luce - Sinner è risultato positivo, ma non sarà squalificato'. Nell'altro titolo di spalla si legge 'Il tennis esplode dopo la doppia positivita' di Sinner. Bingo!'.
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