Monica Ricci Sargentini per il Corriere della Sera
Erin Jackson sarà a Pechino il 4 febbraio quando inizieranno i Giochi Olimpici invernali e potrebbe portare a casa una medaglia d'oro. Ma la pattinatrice americana parteciperà solo grazie al passo indietro della collega Brittany Bowe che, domenica scorsa, ha rinunciato al suo posto nei 500 metri in favore dell'amica di una vita.
«Quando ho visto che non si era qualificata il mio cuore si è spezzato - ha raccontato l'atleta - non potevo immaginare di andare alle Olimpiadi senza di lei». Lo scorso novembre in Polonia Jackson ha vinto quattro delle otto gare sui 500 metri del circuito di Coppa del Mondo ed è stata la prima donna di colore a farlo. Venerdì scorso, però, l'atleta americana, 29 anni, è scivolata durante le gare di qualificazione a Milwaukee ed è arrivata terza perdendo la possibilità di far parte della squadra.
Un vero peccato per lei ma anche per gli Stati Uniti. «Dopo quello sfortunato errore di Erin - ha raccontato Bowe - sapevo nella mia testa che avrei dovuto fare qualcosa perché la situazione andava al di là della mia persona. Prima di lasciare il Pettit National Ice Center l'ho abbracciata e le ho detto che avrei fatto di tutto per farla venire».
E così domenica, quando è arrivata la convocazione ufficiale per la squadra americana Bowe ha deciso di fare il grande passo: «Non volevo vivere quel momento senza Erin con me. La mattina l'ho chiamata e le ho detto che avrei rinunciato in suo favore. Nel mio cuore non c'era mai stato un dubbio».
Per motivare il suo gesto la pattinatrice ha citato lo spirito olimpico: «Io so che lei può portare a casa una medaglia e quindi è un onore per me darle quest' opportunità, se l'è guadagnata». Il team Usa su Twitter ha postato il video in cui l'atleta annuncia il passo indietro e abbraccia Jackson: «Dire che siamo orgogliosi è dire poco».
Bowe, 33 anni, ha una carriera di tutto rispetto, questa sarà la sua terza Olimpiade: nel 2014 ha partecipato ai Giochi a nel 2018 ha vinto un bronzo nell'inseguimento a squadre. A Pechino, comunque, ci andrà lo stesso, e correrà i 1.000 e i 1.500 metri. Ma la gara dei 500 metri no: quella spetta a Jackson, la sua amica, la più forte.
Bowe e Jackson sono nate e cresciute nella città di Ocala in Florida dove hanno iniziato il pattinaggio a rotelle insieme al campione olimpico Joey Mantia. «C'è una foto - racconta Brittany - in cui Erin sta tra me e Joey, è così piccola, non arriva al nostro mento». Per Jackson questa sarà la seconda Olimpiade: nel 2018 era arrivata 24sima nella gara dei 500 metri ma a quel tempo era passata da poco al pattinaggio sul ghiaccio.
Venerdì scorso, dopo essere scivolata alle qualificazioni, non si dava pace: «La notte non ho dormito, non riuscivo a spegnere il cervello». Alla sua amica non sa come esprimere la sua riconoscenza: «Non credo di avere le parole per definire questo gesto - ha detto -. Sono più che grata, Brittany è sempre stata il mio modello, una persona straordinaria con cui posso parlare se ho bisogno di un'amica o di un consiglio o altro. Sono felice, ecco, solo questo. Sono felice».
C'è ancora una possibilità che Bowe competa nei 500 metri a Pechino, gli Stati Uniti, infatti, potrebbero ottenere un terzo posto alla fine del mese quando saranno assegnate le quote finali. Di sicuro se lo meriterebbe.
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