gabriele gravina foto mezzelani gmt23
È scontro aperto tra il presidente della Figc Gabriele Gravina e la Lega di Serie A. Oggi l’Assemblea federale per votare le modifiche allo statuto che, sostanzialmente, daranno maggior potere decisionale alla Serie A. O questa è l’intenzione dei club. In gioco c’è anche la rielezione dello stesso Gravina. Nell’aprire l’assemblea, Gravina ha pronunciato un lungo discorso in cui non ha risparmiato pesanti attacchi alla Lega.
Di seguito alcuni estratti del discorso del presidente Figc Gravina.
«Il calcio è gioia in qualsiasi categoria e per affrontare le prossime sfide che ci aspettano abbiamo ritenuto giusto adattare il nostro statuto al fine di aver un altro equilibrio elettorale. Non possiamo prescindere da rispetto e responsabilità, devono essere il comune denominatore per avere la democrazia. In questa sede si esalta il principio democratico e si rinnova il nostro stare insieme. Ognuno è chiamato a esprimere il proprio parere, non ci può essere democrazia senza il vostro parere. Altrimenti c’è un tentativo di prevaricazione del più forte sul più debole, io rifiuto qualsiasi atto del genere. Starò sempre dalla parte di chi vuole spiegarsi.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a riunioni ufficiali e non nelle quali il linguaggio e i concetti espressi non si sono ispirati al fair play. È avvenuto di peggio, un avversario è diventato bersaglio di infamie e dossieraggi ma diamo tempo al tempo, le autorità competenti se ne occuperanno. Mi vergogno per chi si comporta così. Non vivono su principi di comunicazione aperta». Ha aperto così il suo discorso Gravina.
Poi ha aggiunto: «Il calcio non appartiene a nessun presidente di club, di lega o della Federazione. Il calcio è passione e non si può ridurre a una mera lotta di potere». E ancora: «Ci deve essere rispetto tra il mondo della politica e il mondo dello sport. Stessa cosa tra Coni e Federazioni, tra Federazioni e leghe. Ricordate come Fifa e Uefa hanno dovuto richiamare l’Italia al rispetto di questa indipendenza».
«La stessa tenacia della Serie A l’avrei richiesta per altri temi centrali»
Infine l’attacco diretto alla Lega Serie A:
«La prima frattura è stata creata all’interno del mondo del calcio, queste voragini hanno distolto l’attenzione da quelle che sono le reali necessità del mondo del calcio. Abbiamo raccolto le richieste della Lega Serie A fatte esclusivamente per un esercizio matematico, per avere qualche delegato in più.
La stessa tenacia l’avrei richiesta per altri temi centrali, la tax credit e le sponsorizzazioni dal mondo del betting da investire per le infrastrutture e il rinnovamento, queste sono le problematiche su cui bisogna lavorare. Su questo deve intervenire con urgenza il mondo della politica. Ho accolto le istanze provenienti dalla componente più rivelante, ma di fronte a qualsiasi apertura è stato sempre richiesto qualcosa in più, andando anche oltre il ragionevole al fine di mortificare l’altro.
Autonomia significa rispettare i ruoli e le regole, bene abbiamo fatto a metterci subito in cammino. Bisogna ricordare che serve l’equilibrio tra due componenti principali, la partecipazione e l’introito economico proveniente dallo spettacolo del calcio. Bisogna trasformare l’agonismo in spettacolo per produrre ricchezza e sviluppo, richiede un’organizzazione con alta specializzazione. Serve il giusto equilibrio tra professionisti e volontari. Qualsiasi sovranità di una delle componenti comporta a una riduzione per un altro componente. Una piramide dove i pochi finiscono a prevalere sui tanti non è un sistema credibile».