1 - BARELLI: «INFORMATO ALL’ULTIMO MA NEL GESTO DEI RAGAZZI NULLA DA CONDANNARE: L’INGIUSTIZIA È GRAVE»
Estratto dell’articolo di Marco Bonarrigo per il “Corriere della Sera”
«Della protesta del Settebello sono stato informato solo pochi minuti prima dell’inizio dell’incontro con la Spagna. I giocatori azzurri sono ragazzi di grande personalità e sensibilità, l’ingiustizia subita contro l’Ungheria li ha colpiti duramente e così hanno deciso di manifestare il loro disagio».
Paolo Barelli, numero uno del nuoto italiano, a proposito del comportamento di ieri degli azzurri Giovanni Malagò si è detto «dispiaciuto di una reazione non condivisibile e contraria allo spirito olimpico come non erano condivisibili le decisioni arbitrali nella nostra partita contro l’Ungheria».
«Voltandosi verso il pubblico e dando la schiena alla tribuna autorità durante l’inno i ragazzi hanno sottolineato il loro disappunto dimostrando di rispettare comunque i tifosi. Non ci trovo nulla da condannare». […]
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Ricostruiamo, cos’è successo subito dopo la partita?
«Italia-Ungheria è finita alle 21 e 30 di mercoledì. Che l’espulsione di Francesco Condemi per atto di brutalità non avesse senso e ragione lo dimostravano chiaramente decine di video che hanno cominciato a circolare da subito in rete o in tv. Abbiamo subito presentato un reclamo che è stato respinto attorno alle 23. I giudici hanno scritto che dalle immagini a loro disposizione il gesto violento risultava confermato».
E poi?
«E poi abbiamo fatto appello al Management board la mattina successiva. La risposta è arrivata alle sette di sera, la brutalità era scomparsa e la squalifica di Condemi anche» .
PAOLO BARELLI GIOVANE NUOTATORE
In base a quali elementi?
«I commissari Silva e da Hee Park e Van Heijningen hanno scritto di “non essere in grado di affermare che ci sia stato un intento malevolo nell’atto di tirare la palla da parte di Condemi”. Chiaro, no?»
Errore riconosciuto dopo 24 ore.
«Sì con una frase inequivocabile: gli arbitri avevano sbagliato. Sulla base di quel documento abbiamo presentato reclamo al Tas che la mattina successiva ci ha chiesto altre osservazioni facendo la stessa cosa con la federazione ungherese e con quella internazionale. Poi è arrivato il loro no. Il danno grave è fatto e io posso solo augurarmi che serva per il futuro».
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A cosa può servire?
«Se io individuo immediatamente un errore arbitrale dalle immagini tv ma non riesco ad intercettarlo con il Var vuol dire che la tecnologia non è efficace. Se poi non sono in grado di rimediare nell’arco di 24 ore significa che nella catena di controllo e giudizio ci sono seri problemi. […]».
Lei negli ultimi anni è stato bersaglio di numerose squalifiche da parte della federazione internazionale che il Tas ha da poco risolto a suo favore, cancellando ogni accusa. Non pensa che potrebbe esserci una manovra politica dietro a questa lentezza?
«Lo escludo categoricamente. Non credo ai complotti, non si istruiscono degli arbitri o dei giudici per colpire Barelli. È il meccanismo che non funziona». […]
2 - CONDEMI RINCARA LA DOSE, SI AUTO-ESPELLE E ACCUSA: IO VEDO MALAFEDE
Estratto dell’articolo di Flavio Vanetti per il “Corriere della Sera”
[…] Francesco «Ciccio» Condemi […] È considerato uno dei giovani talenti più forti della pallanuoto italiana, tant’è che nel 2023 la Pro Recco l’ha convinto a lasciare l’Ortigia Siracusa: è un centrovasca considerato un «universale» perché ha talento sia in attacco sia in difesa. Ma dopo l’auto-espulsione di ieri nel match con la Spagna «Ciccio» dovrà fare i conti anche con i pro e i contro del suo gesto. Chi lo attaccherà? E chi lo difenderà? Intanto lui ha espresso la sua idea su Instagram.
protesta del settebello - da le spalle alla giuria - italia spagna
Il messaggio l’ha scritto in inglese: «Mi chiedo cosa possano imparare i bambini da un atto come questo, in cui la politica è al di sopra dello sport». Al centro l’episodio nel match contro l’Ungheria: «Ciccio» segna il gol del 3-3, ma un ungherese si mette a sanguinare, toccato in un occhio dalla chiusura della conclusione dell’azzurro.
Secondo l’arbitro romeno Alexandrescu è un fallo brutale, a dispetto del parere del collega montenegrino Miskovic e nonostante la Var smentisca la volontarietà, verdetto confermato dal Management committee della Federazione internazionale. La vince però il fischietto romeno: rigore ai magiari (segnato) e 4 minuti in inferiorità per l’Italia.
Dopo la partita, in zona mista, Condemi non ha avuto peli sulla lingua: «Se gli avessi dato un colpo sarei stato il primo ad ammetterlo e mi sarei scusato. Ma non c’era intenzione di fare male: ho tirato, ha messo la faccia e l’ho preso. Una sanzione del genere è pura follia. Non sanno interpretare la Var? Ma se più chiaro di così non può essere…».
La conclusione sua è semplice: «Sospetto la malafede? Purtroppo sì. Ricordo pure un analogo errore l’anno scorso a Fukuoka: ci venne sanzionato un colpo inesistente. C’è un arbitro per la Var, certi errori non sono ammissibili. Noi facciamo sacrifici, poi finiamo rovinati da decisioni del genere». […]
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