“STAVO FINENDO COME PANTANI, ERO PRATICAMENTE MORTO. POI LA TERAPIA E ORA SONO FUORI DAL TUNNEL” - JAN ULLRICH RACCONTA IL SUO DRAMMA: ALL'INFERNO E RITORNO - L’EX CICLISTA TEDESCO, FINITO PIÙ VOLTE NEI GUAI PER DOPING, VIOLENZE DOMESTICHE E ALCOLISMO, CON L’AMERICANO LANCE ARMSTRONG OGGI ORGANIZZA TOUR PER AMATORI A 30.000 DOLLARI LA SETTIMANA - IL TEXANO: “ABBIAMO TUTTI COMBINATO GUAI PASSANDO MOMENTI MOLTO BRUTTI MA NOI SIAMO RIUSCITI A RIPARTIRE”

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Marco Bonarrigo per corriere.it

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Lance Armstrong ci aveva già provato due anni fa con l’aiuto dell’ex professionista Mike Kloser, affermato tour operator ciclistico: inventarsi una settimana di vacanza, allenamento e chiacchiere a Maiorca per ciclisti amatoriali molto facoltosi disposti a pagare caro uno stage (quasi) esclusivo con il più sulfureo ciclista della storia.

 

L’iniziativa andò benino a dispetto del Covid e quest’anno il 50enne texano ha raddoppiato : pedalata (durante i Mondiali in Belgio) sempre a Maiorca assieme al suo ex avversario e collega (di doping) Jan Ullrich che oltre ad essere stato smascherato, come lui, per pasticci col doping era finito in un vortice di depressione, alcolismo, denunce per violenza familiare e risse. Più volte arrestato, finito sul lastrico, il tedesco era stato aiutato da un gruppo di ex colleghi che avevano sostenuto le sue cure.

 

Jan & Lance si sono quindi ritrovati a settembre in Spagna assieme un gruppo di dodici amatori disposti a pagare trentamila dollari a testa per stare al loro fianco (e a fianco dell’ex sodale del texano George Hincapie) per sette giorni.

 

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L’ATLETA E GLI SCANDALI

E l’incontro è stata l’occasione per Jan Ullrich (davanti ai microfoni amici di «The Move», il podcast di Lance) per raccontare i suoi anni più bui. «Ci ho messo tre anni a recuperare forza e lucidità - ha spiegato il tedesco, che al contrario di Armstrong, radiato, ha mantenuto le sue vittorie a Tour, Vuelta e Olimpiadi - perché a un certo punto ero praticamente morto, come Marco Pantani. Ho dormito e digiunato per un tempo lunghissimo. E sono stato fortunato: al contrario di Marco, io sono riuscito a farmi aiutare, ho accettato una terapia lunghissima e adesso sono uscito dal tunnel. Ho un po’ di idee per il futuro ma aspetto di avere un progetto completo prima di raccontarle pubblicamente».

 

Armstrong ha aggiunto che «Jan era un rivale ora è un grande amico. Abbiamo tutti avuto grossi problemi, abbiamo tutti combinato guai passando momenti molto brutti ma noi siamo riusciti a ripartire».

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