Alessandra Gozzini per www.gazzetta.it
Prima del fischio d’inizio, con le squadre schierate in campo, un baby invasore fa irruzione: smart phone in mano, corre verso Leao per un selfie. Scene di adorazione che si vedono verso i grandi campioni: Messi o Ronaldo. Rafa si sta avvicinando ai grandissimi del pallone? Ha numeri da giocoliere, treccine e un’andatura che lo rendono universalmente riconoscibile.
Rafa si nota, sempre, anche quando non c’è: aveva saltato il Napoli per squalifica, unica ombra del campionato rossonero. Rafa torna e la luce si riaccende: ieri è stato decisivo con l’assist a Rebic, con il lancio che ha avviato l’azione del raddoppio e ovviamente con il gol. Tutta la panchina lo ha sommerso in un abbraccio: la forza del Milan è il gruppo, la forza del gruppo è anche Leao. Rafa che dribbla tutto: avversari e pensieri che riguardano il rinnovo del contratto. Più veloce dei diretti marcatori e delle notizie che lo inseguono.
Il Milan arrivato a Empoli senza alcuni dei suoi leader si è aggrappato alle spalle di Leao, sempre più larghe: in campionato viaggia con un 4x4, quattro gol e altrettanti assist. Quattro come i giocatori capaci di fare altrettanto, considerati i cinque tornei europei più importanti: come lui solo Messi e Neymar, stelle della galassia Psg, e Dango Ouattara, attaccante del Lorient.
Nel momento in cui la squadra aveva più bisogno, Rafa è arrivato in soccorso. Due giorni fa aveva promesso sostegno a Giroud: il dono di compleanno era stato una storia Instagram in cui gli prometteva nuovi assist. Ieri è stato Rebic a scartare il pacco, prima che Leao decidesse che era tempo di un regalo anche per sé. E per tutti i milanisti che ieri hanno riempito il settore ospiti dello stadio dell’Empoli e non solo.
Sono gli stessi che seguono le sue progressioni in campo e fuori: il club vorrebbe legarlo a sé ancora a lungo con la stessa velocità con cui Rafa decide le partite.
Dovrà però adattarsi a un altro ritmo: la trattativa per il rinnovo del portoghese sarà ancora lunga, non è affatto scontato che possa entrare nello sprint decisivo prima della lunga sosta per il Mondiale, un’altra vetrina che Rafa potrebbe sfruttare per prendersi la scena internazionale.
A rallentare le operazioni gli ostacoli sul percorso: la causa intentata dallo Sporting Lisbona, la distrazione delle sirene milionarie della Premier. La spesa che il Milan deve mettere a bilancio per blindare Rafa è altrettanto consistente: se vorrà aiutare Rafa a saldare il debito con lo Sporting o a prescindere dai tribunali.
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E’ il campo che ha già decretato il valore di Leao, il giocatore più decisivo del Milan e di tutto il campionato. Con lui si può anzi allungare l’orizzonte: Leao esce dai confini della Serie A, è già uno dei giocatori più decisivi d’Europa. Ieri ha rotto l’equilibrio della partita con un’accelerata e l’invito sottoporta per Rebic: sul Milan piovevano infortuni e nel momento più delicato della sfida (l’unico sotto l’acquazzone) il raggio di sole di Rafa. Dopo il pareggio dell’Empoli, Leao è stato protagonista dell’assalto finale: ha lanciato verso l’area un pallone che Krunic, di testa, ha appoggiato per Ballo-Touré.
E con l’Empoli ormai arreso Rafa si è preso tutta la scena: corsa in contropiede, fresco anche all’ultimo istante di una partita faticosa, e tocco in pallonetto. Quei numeri che accendono la fantasia di tutti, grandi e piccini. Così Rafa è diventato una celebrità per cui vale la pena tentare un’invasione prima della partita (applausi dello stadio per il baby invasore).
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