Estratto dell’articolo di Enrico Currò per “la Repubblica”
stefano pioli e i giocatori del milan a rapporto dai tifosi 3
Da sabato sera le due modernissime sedi in mezzo ai grattacieli, Inter HQ a Porta Nuova con vista sul Bosco Verticale e Casa Milan al Portello con vista su Milano City, sono divise non più dai soliti 4 chilometri e mezzo, ma da 5 punti in classifica in campionato, probabilmente incolmabili.
Invece il solco scavato dai gol di Dzeko e Mkhitaryan all’andata dell’Euroderby proverà a riempirlo martedì Leao, che corre contro il tempo per il pieno recupero dall’infortunio muscolare.
stefano pioli simone inzaghi 2
La Champions con l’attuale formato ha offerto alle due milanesi l’edizione più ricca di sempre. Supereranno quota 100 milioni di guadagni, indipendentemente dalla conquista della finale del 10 giugno. Giocare a Istanbul contro la vincente dell’altra semifinale Manchester City-Real Madrid può valere altri 23.5 milioni:
15.5 garantiti dal premio di partecipazione alla finale, più altri 8 eventuali (4.5 li frutterebbe il titolo di campione d’Europa, 3.5 la partecipazione alla Supercoppa europea), senza contare che gli incassi europei da stadio hanno garantito una cinquantina di milioni al Milan, pochi meno all’Inter.
Quanti verranno investiti sul mercato non si sa, ma si sa benissimo che la priorità indicata alle due dirigenze sportive è la stessa: «Qualificarsi assolutamente per la prossima Champions League: non riuscirci sarebbe un problema enorme».
La differenza è che la proprietà americana del Milan fatica a dissimulare la censura e l’ingratitudine - verso Maldini e Massara. E se Simone Inzaghi ha allontanato l’ombra di Thiago Motta dalla sua panchina, Pioli la panchina rischia di perderla, se viene eliminato nell’Euroderby e non chiude il campionato tra le prime quattro.
[…] «Se non riusciamo a costruire il nuovo stadio prima della Roma, ci cacciano tutti». Il sussurro nel management milanista tradisce l’ansia in materia del presidente Scaroni, protagonista di ripetuti incontri col sindaco Sala.
L’interesse pubblico per il nuovo stadio della Roma ha creato inquietudine. Il manager dello show business Gerry Cardinale, che di stadi negli Usa ne ha costruiti, non si capacita degli ostacoli posti dalla burocrazia alle soluzioni presentate: dal nuovo San Siro con abbattimento del Meazza all’area dell’ippodromo della Maura. Se la burocrazia si sblocca a Roma, è il sillogismo a stelle e strisce, perché Milano resta impantanata? […]
FOTOMONTAGGIO DI PAOLO MALDINI E GERRY CARDINALE GERRY CARDINALE IN PIAZZA A FESTEGGIARE IL MILAN