Estratto dell'articolo di Maurizio De Santis per www.fanpage.it
STRISCIONE SULLA BUrgerbrAukeller DURANTE LAZIO BAYERN MONACO
"L'unica cosa che vi invidiamo: la birreria". Non c'è affatto alcuna ironia nello striscione che i tifosi della Lazio hanno esposto nella Curva dell'Olimpico in occasione dell'andata degli ottavi di Champions League contro il Bayern Monaco. Anzi, a coloro che lo hanno introdotto nello stadio […] andrebbe comminato un Daspo sine die e un programma di rieducazione storica intensivo. […]
Perché? In quelle poche parole è racchiusa la più orribile tragedia che l'Europa e il mondo abbiano subito, affrontato e combattuto, costata milioni di vite, sui campi di battaglia e in quelli di concentramento per lo sterminio degli ebrei, degli oppositori politici e dei nemici: il proselitismo e l'ascesa del partito nazionalsocialista di Adolf Hitler che l'8 novembre del 1923, sull'onda della presa di potere in Italia dei fascisti di Benito Mussolini con la marcia su Roma del 28 ottobre 1922, tentò un "putsch", un colpo di stato.
Il futuro leader della Germania nazista e un'accolita di seguaci tra cui Hermann Göering, Alfred Rosenberg e Rudolff Hess (gli stessi che condivideranno il progetto visionario di conquista del fuhrer) si misero alla testa di alcuni membri delle SA (le truppe d'assalto) e fecero irruzione nella Bürgerbräukeller, una birreria del sud di Monaco in cui il governatore di Baviera, Gustav von Kahr, nazionalista ultraconservatore, era impegnato in un discorso.
STRISCIONE MEMENTO AUDERE SEMPER DURANTE LAZIO BAYERN MONACO
[…] Quel tentativo di ribaltamento dell'ordine costituito finì male, lo stesso Hitler venne processato e incarcerato (dietro le sbarre, dove restò solo un anno su 5 di condanna, dettò il Mein Keimpf) ma fu solo un incidente di percorso rispetto al grande disegno che aveva in mente e avrebbe poi messo in pratica brandendo le redini del Paese e scatenando la Seconda Guerra Mondiale.
"Memento audere semper". Ricordati di osare sempre è il testo di un altro striscione che ha fatto capolino nella Curva della Lazio mercoledì sera. Il significato è riconducibile al gergo militaresco, una sorta di slogan di guerra per lanciarsi in un'impresa con sprezzo del pericolo. Lo utilizzò il ‘vate', Gabriele D'Annunzio, per suggellare l'incursione armata contro la marina austro-ungarica nella baia di Buccari (Bakar, in Croazia). […]
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