Da corriere.it
Ore 12.35 — Si conclude la conferenza stampa di Roberto Mancini che non si dimette da commissario tecnico e rilancia con l’apertura di un nuovo ciclo per la Nazionale.
Ore 12.31 — «Il gioco dipende dai giocatori che avremo a disposizione, valuteremo se cambiare qualcosa più avanti sulla base di chi ci sarà. Mi sento di restare perché sono ancora giovane, il mio obiettivo era vincere un Europeo e un Mondiale. Per il Mondiale dobbiamo rinviare un attimo ma posso divertirmi ancora molto e organizzare con i ragazzi qualcosa di importante». Quindi, da qui al prossimo (inteso come prossimo per l’Italia, quindi il 2026) Mondiale, «guardiamo a un Europeo che c’è fra due anni (Germania 2024, ndr ) , e a cercare di qualificarci per vincere» ha aggiunto Mancini.
Ore 12.28 — «Cosa mi aspetto che migliori? Quando ci sono certe sconfitte si analizza il perché. Nel calcio queste cose sono sempre accadute e possono sempre accadere, ci sono nazionali importanti che non vincono nulla da 60, 70 o 80 anni, noi siamo più avanti. A volte si esagera dicendo che occorre cercare le motivazioni, a volte doveva solo andare così. Le riforme strutturali spettano a Gravina. A noi tecnici spetta l’analisi di cosa è successo».
Ore 12.28 — «A giugno un po’ di inserimenti saranno fatti per la Nations League. Avremmo potuto farli per il Mondiale».
Ore 12.25 — «Gli attestati di stima ricevuti? Normalmente non succedono queste cose, mi possono fare grande piacere. In questi quattro anni abbiamo provato a dare il massimo cercando non solo di vincere, ma anche di giocare un calcio diverso. Non è quindi stato solo l’Europeo, è stato il percorso di tre anni in cui abbiamo quasi sempre vinto giocando anche le partite bene. Mi sembra una cosa importante».
Ore 12.20 — «Si può parlare delle partite da settembre a oggi, ma avremmo potuto vincere il girone se non con due punti, con quattro di vantaggio sulla Svizzera. A Basilea avrei dovuto vincere 3-0, ma non possiamo dire che la squadra non abbia giocato. Può essere stata imprecisa, non aver colto le occasioni, ma non posso dire che non abbia meritato di vincere. Abbiamo sbagliato, ma abbiamo avuto le occasioni. È così, oramai è andata, è inutile stare a pensare a quello che è stato.
Compete ai tecnici valutare gli errori e dove migliorare. Non servono scuse: è accaduto e purtroppo dobbiamo accettarlo. Ci sono qui calciatori speciali, è stato creato un gruppo speciale: non sono nel gruppo squadra, ma anche tutto ciò che c’è intorno», ha aggiunto il c.t. « Si era creato un gruppo eccezionale, ci siamo sempre trovati bene insieme anche con la Federazione. Si era creato un gruppo perfetto per arrivare al successo».
Ore 12.19 — «I giocatori tornati a casa? Io li ho obbligati ad andare via perché se posso fare qualcosa per loro e per i club noi lo facciamo... Non avrebbero giocato, alcuni non erano al meglio fisicamente. Il Chelsea ci ha mandato Jorginho tre giorni prima, gli ha fatto saltare una partita importante in Fa. Cup. Insigne aveva problemi fisici già da prima. Immobile sarebbe andato in tribuna, Mancini e Verratti sì. Insigne al 50% sarebbe andato in tribuna per provare soluzioni alternative».
Ore 12.17 — Arriva anche Leonardo Bonucci
Ore 12.16 — «Mi ha fatto piacere, nonostante la grande delusione dell’eliminazione, che il lavoro svolto in questi anni sia stato riconosciuto. L’Europeo è stata la cosa più importante, vinto meritatamente e giocando meravigliosamente, ma è stato un percorso di tre anni in cui non abbiamo subito sconfitte».
Ore 12.14 — «La Turchia l’inizio del nuovo ciclo? Bisogna ripartire e pensare a situazioni diverse, anche per questo vedremo più avanti».
Ore 12.12 — «Abbiamo parlato col presidente Gravina in questi giorni, credo che siamo allineati su tutto. Fa piacere tutto questo, ne parleremo nei prossimi giorni. Pensiamo a questa partita, poi ragioneremo su tutto con calma», sono le prime parole di Mancini in diretta.
ROBERTO MANCINI DURANTE ITALIA MACEDONIA
Ore 12.10 — Intanto anche Politano e Florenzi dichiarano forfait per la partita con la Turchia e nel primo pomeriggio torneranno alle rispettive squadre di appartenenza.
Ore 12.10 — Prende il via la conferenza stampa di Roberto Mancini e Leonardo Bonucci.
Ore 12.05 — L’organizzazione comunica che la conferenza stampa potrebbe ritardare di qualche minuto. Al tavolo non c’è ancora nessuno.
Ore 11.59 — È tutto pronto per la conferenza stampa di Roberto Mancini alla vigilia dell’amichevole con la Turchia, eliminata dal Portogallo nella corsa alle qualificazioni Mondiali.
ROBERTO MANCINI DOPO ITALIA MACEDONIA
Ore 11.40 — Sono sempre di più le voci della storia azzurra che invitano il c.t. alla permanenza alla guida della Nazionale. Lunedì mattina, dai microfoni di Radio Rai, si è aggiunto il «Barone» Franco Causio, campione del mondo 1982: «Deve rimanere. Cambiarlo per chi, per cosa? Deve continuare il lavoro fatto fino ad adesso. ha perso una partita per un tiro in porta, la squadra non ha giocato bene ma poteva passare. Non ha avuto quei 4 o 5 giocatori brillanti come all’Europeo».
Ore 11.36 — Fabrizio Ravanelli, l’ex Penna Bianca che nel 1997 partecipò al playoff con la Russia che portò l’Italia a Francia ‘98, sabato ai microfoni di Sabato Sport aveva assicurato: «Credo che Mancini sia la persona giusta, ha un grande passato nel calcio, grande personalità e carattere e grande voglia di riscatto. Mi auguro che si possa ripartire da lui, ma anche da una rifondazione del nostro calcio, puntando sui giovani e non sugli stranieri giovani».
Ore 11.29 — Manca circa mezz’ora alla conferenza stampa del c.t. Roberto Mancini alla vigilia dell’amichevole con la Turchia. Ma le attese non sono per la formazione, quanto per il morale e il futuro della panchina azzurra a quattro giorni dalla disastrosa eliminazione dal Mondiale, la seconda consecutiva.
La partita di domani rischia di essere la più indigesta della nostra storia. L’Italia eliminata dai Mondiali va in Turchia per giocare la sfida tra le due sconfitte dalle semifinali degli spareggi (diretta su RaiUno, ore 20.45), una sfida che ha senso più che altro per i diritti tv e per il ranking. Mancini, però, sempre più intenzionato a restare per costruire un nuovo ciclo (QUI l’analisi di Sconcerti su come dovrebbe cambiare il sistema per aiutarlo) chiede ai suoi ragazzi un segnale immediato di riscossa. Così, costretto anche dalle molte defezioni (non sono piaciute in particolare le «fughe» di Jorginho, Immobile e Insigne), il ct farà molti cambiamenti nella formazione: giocheranno Scamacca centravanti, Zaniolo nel tridente con Raspadori, Tonali a centrocampo con Cristante e Pessina. Prove di futuro, si spera meno azzurro tenebra.
MANCINI ITALIA MACEDONIA DEL NORD MANCINI ITALIA MACEDONIA DEL NORD roberto mancini roberto mancini italia vs macedonia del nord