Tommaso Lorenzini per "Libero quotidiano"
«Per la corsa scudetto non siamo in buone mani», sembra l'adagio più gettonato fra i tifosi di Milan, Inter e Napoli, le tre regine di un campionato improvvisamente riaperto, improvvisamente modesto, improvvisamente impronosticabile dopo la fiammata nerazzurra fra dicembre e gennaio che pareva aver scavato un solco.
La giornata dell'orgoglio che ha riacceso il fuoco delle "piccole" a spese delle forse presuntuose "grandi" ha invece rimescolato le carte e messo a nudo la variabile del portiere, che nel calcio spesso non è un'equazione esatta eppure è quella dalla "soluzione" più lampante. In soldoni, quando sbaglia il portiere non c'è dio che perdoni. Figuriamoci i tifosi. Il turno appena archiviato ha messo in vetrina una serie di topiche da urlo.
Mike Maignan ha fatto restare di sale i milanisti quando a Salerno ha deciso di avventurarsi in un'uscita da oratorio che ha spalancato la porta alla rovesciata di Bonazzoli per il gol dell'1-1. Il 26enne panterone francese si è meritato il soprannome di SuperMike ma se fra i pali è spettacolare quanto efficace, e coi piedi disegna pure assist (vedi quello a Leao con la Samp), ha ancora lacune nel gioco aereo. Migliorerà ne ha tutti i mezzi.
«POSAMAN»
Quel che è fatto è fatto ormai invece per il 37enne Handanovic, beccato più volte negli ultimi anni dai tifosi nerazzurri perla sua ineffabile capacità di "tenere la posizione". O meglio restare fermo, tanto che l'hanno ribattezzato Posaman, Qui sopra, l'uscita scriteriata di Mike Maignan (Getty) durante Salernitana-Milan: il rossonero regala di fatto il pallone per l'1-1 di Bonazzoli (rovesciata), pochi minuti dopo rischia di combinare un'altra frittata e Romagnoli salva ancora su Bonazzoli a porta vuota.
A destra, in alto, l'estremo difensore del Napoli, Ospina, si fa sorprendere da un rimbalzo e il Cagliari passa in vantaggio. In basso, l'interista Handanovic trafitto fra le gambe dal tiro di Raspadori pe rl'1-0 del Sassuolo attribuendogli perfino il superpotere di deviare i palloni con lo sguardo laser («tanto non ci sarebbe mai arrivato...»). Non gli è riuscito domenica contro il Sassuolo, quando anzi il tiro pestifero di Raspadori gli è passato sotto le gambe aprendo la via al tracollo dell'Inter che sognava di tornare in testa da sola.
Non per infierire, ma il sostituto già ingaggiato, il 25enne camerunense Onana, in Coppa d'Africa ha sfoderato un paio di papere mica male, forse per non rovinare il clima... A chiudere il magic moment dei portieri "da scudetto" ci ha pensato Ospina, sorpreso sul tiro di Pereiro che ha regalato l'illusorio 1-0 al Cagliari: poi il colombiano del Napoli ha salvato in suoi in altre tre occasioni, ma l'esito ci dà la stessa sensazione di incertezza che aleggia su Handanovic: quale è la vera versione dei due?
Ospina che peraltro era fresco di papera nello scontro diretto della sua nazionale contro il Perù, a inizio febbraio: un buco lasciato aperto sul primo palo all'84', rete di Edison Flores e cafeteros con un piede e mezzo fuori dal Mondiale. Ospina che a Napoli sembra sempre avanti nelle gerarchie a Meret, ma mai nelle presenze né per prestazioni, tanto che a fine campionato scorso era stato molto vicino all'Atalanta. Invece è restato, per un ballottaggio che sembra giovare poco sia a lui sia al portiere azzurro.
Un quadro disastroso, insomma? Eppure, a confermare l'inesattezza della scienza del calcio quando le si applicano le emozioni da tifosi, c'è la statistica che ci fornisce il sito fbref.com. Secondo i dati, gli estremi difensori di Inter, Napoli e Milan non sono proprio dei pipponi ma anzi sono i più performanti della serie A. La loro efficacia è altissima: Handanovic ha il 78,8% di parate, Ospina il 77,9%, Maignan il 76,5%. Quarto, fuori dal podio, c'è Provedel dello Spezia (74,7%), poi lo juventino Szczesny (73,5%) e via via tutti gli altri.
STATISTICHE
La storia cambia se la analizziamo dal 5 febbraio ad oggi, data del derby di Milano e spartiacque per il campionato. L'Inter è passata in una manciata di minuti dal potenziale +10 sul Milan, dopo il momentaneo vantaggio di Perisic, all'attuale -2 (pur con una gara da recuperare) facendo rientrare anche il Napoli. Da allora, la porta nerazzurra è diventata terreno di caccia.
Nelle ultime tre partite (contro Milan, Napoli e Sassuolo), Handanovic ha preso 12 tiri incassando 5 gol, vale a dire il 41,6% dei tentativi lo trafigge. Per Maignan (contro Inter, Samp e Salernitana) 11 tiri e 3 reti subite (27%), per Ospina contro (Venezia, Inter e Cagliari), 10 tiri e 2 gol subiti (20%). Insomma, quasi ogni due tiri l'Inter di Inzaghi prenderete: ma è tutta colpa di Handanovic?
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