Vincenzo Martucci per “il Messaggero” - Estratti
Le fatiche di Ercole, il supplizio di Tantalo e le disavventure del giovane Sinner.
Il primo italiano numero 1 del mondo non riesce a dribblare pensieri e problemi e dedicarsi soltanto al tennis: men che meno alla vigilia della nuova sfida di stanotte all'una nei quarti degli US Open contro il numero 1 del mondo di 2 anni fa, Daniil Medvedev.
Che questo Slam l'ha vinto nel 2021 e battendo in finale Djokovic. Una sfida delicata fra due classici attaccanti moderni da fondocampo ed assi del cemento (la superficie oggi più frequentata dal tennis), che è diventata un must. Una sfida complicata però dall'eco della vicenda doping, da cui Jannik è stato assolto ma che ha scatenato la reazione di colleghi di ieri e di oggi.
Rafa Nadal è con lui: «Non si è dopato. Se non è stato squalificato, vuol dire che non doveva essere sanzionato: è la giustizia» Roger Federer è in linea con Djokovic e altri big: «Tutti siamo abbastanza sicuri che Jannik non abbia fatto nulla di male. La domanda riguarda la potenziale incongruenza del procedimento: Sinner non è stato fermato mentre non si era sicuri al 100% di quel che stava succedendo».
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