Con la tua voce ci hai sempre emozionato.
Riposa in pace Alberto??#Mandolesi pic.twitter.com/Xc1g6jg9ny
— Antonello Aurigemma ?? (@antoaurigemma) February 11, 2024
Adriano Stabile per il Corriere dello Sport
È morto a 76 anni Alberto Mandolesi, storico giornalista legato alla Roma, volto delle tv locali e voce di tante radio capitoline da quasi mezzo secolo.
Nato il 29 settembre 1947, Mandolesi era noto per il suo stile pacato ed equilibrato, senza gli eccessi che talvolta caratterizzano l'emittenza schierata al fianco di una squadra. Proprio ieri, in occasione di Roma-Inter, i tifosi giallorossi gli avevano dedicato uno striscione allo Stadio Olimpico con il messaggio "Forza Alberto, raccontaci un altro gol!".
Nelle ultime ore infatti si era sparsa la voce dei suoi problemi di salute. Mandolesi era voce nota delle radio locali già negli anni '80, ai tempi della Roma di Liedholm, tanto da raccontare la magnifica cavalcata giallorossa in Coppa dei Campioni nel 1983-84, interrotta soltanto in finale per mano del Liverpool. Pur trovandosi all'Olimpico per lavorare, quel 30 maggio 1984, Mandolesi non potè fare la sua consueta radiocronaca, fermato da due commissari della Uefa per una questione di diritti. La sua carriera era iniziata il 16 giugno 1975, a Radio Roma, in un programma che aveva come ospite Loredana Bertè.
Mandolesi è ricordato anche per essere stato tra i primi giornalisti, se non il primo in assoluto, a credere in Francesco Totti. Quando infatti il 16enne futuro capitano della Roma esordì in Serie A a Brescia, il 28 marzo 1993, Mandolesi, nella radiocronaca in diretta che stava conducendo, parlò di "fatto storico" con incredibile preveggenza. Totti, inoltre, fece il suo debutto televisivo proprio ospite di Mandolesi, all'età di 19 anni, il 6 aprile 1996 a Rete Oro, nella trasmissione "Pressing".
"Francesco è sempre stato un ragazzo timido, ma riconoscente. Lo volevano tutti per la sua prima apparizione, ma lui scelse me. E io lo ringrazierò per sempre", raccontò il giornalista nel 2018, nel libro 'Romanisti in 100 personaggi + 1'. Mandolesi è stato per anni anche opinionista di "Goal di Notte", condotto da Michele Plastino, di cui era una sorta di alter ego romanista per militanza e passione. Negli ultimi anni aveva lavorato in radio a Centro Suono Sport.
Mandolesi, una vita tra calcio e musica
Originario del quartiere Prati, Mandolesi era anche un grande appassionato di musica. Da giovane suonava il basso e ha composto musiche per film.
È stato per anni la voce, da radiocronista e commentatore, di Radio Dimensione Suono e conduttore televisivo su T9, Teleroma 56 e Rete Oro. Amava sottolineare come provenisse da una famiglia "completamente romanista" e che "la radio è magia". Per la sua squadra del cuore ha composto e interpretato i brani musicali intitolati "Roma Olè" e "Scudetto".
Il messaggio della Roma
Anche la Roma, su X (ex Twitter), ha ricordato il giornalista scomparso: "Voce di indimenticabili emozioni giallorosse, sarai sempre nei nostri cuori. L'AS Roma si unisce al cordoglio per la scomparsa della storica voce giallorossa Alberto Mandolesi e si stringe al dolore dei suoi familiari", è il messaggio del club giallorosso.
Commosso anche Bruno Conti: "Mai dimenticherò la tua voce il tuo sorriso. Buon viaggio Alberto", scrive l'ex capitano della Roma su Instagram. Parole toccanti sui social anche da parte di Rosella Sensi, ex presidente della Roma: "Una notizia terribile e inaspettata che mai avrei voluto conoscere. Ci ha lasciato Alberto Mandolesi, un grande giornalista, ma soprattutto una brava persona. Sempre sorridente, solare, educato e rispettoso.
Un romanista appassionato che ci ha raccontato tante volte le partite della nostra squadra e che ha fatto parte della nostra famiglia con enorme dolcezza e professionalità. Doti che Alberto trasmetteva con naturalezza a chiunque lo circondava. Me compresa. Sono legata a lui da bellissimi ricordi anche per il rapporto che aveva con papà, per tutte le volte che ci è stato vicino. Mi addolora tantissimo sapere che non potremo più sentire la sua voce, vedere il suo sorriso. Ieri in Tevere è apparso uno striscione: 'Raccontaci un altro gol'. Sono sicura che lo farà da lassù, insieme a tanti altri romanisti che ci hanno lasciato in questi anni. Un abbraccio a tutta la sua famiglia e a chi gli voleva bene".
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