Mimmo Ferretti per “la Repubblica”
Se qualcuno pensa che Josè Mourinho metta in circolo parole a casaccio; che non ci sia sempre una strategia anche dietro un suo sospiro; che lasci al caso un solo, minimo dettaglio di una sua uscita pubblica; che sia realmente arrabbiato quando commenta un pareggio in casa della Juventus abbinandolo banalmente a una robusta dose di fortuna (eufemismo...), beh questo qualcuno non ha capito nulla.
O, a voler essere buoni, non conosce un professore della comunicazione qual è il portoghese. Quanto prodotto dialetticamente da Mourinho al termine della partita di Torino è soltanto un capitolo - neppure inedito - del " Manuale del bravo allenatore", che Josè ha redatto ormai tanti anni fa. Perché per insultare la squadra dopo un pareggio in rimonta in casa Juve, ci vogliono due cose: o l'assoluta mancanza di controllo del proprio cervello oppure la totale consapevolezza e padronanza del proprio ruolo.
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E la certezza assoluta che in quel momento la Roma avesse bisogno di una randellata in faccia. Non coccole o paroline dolci per il punto portato a casa. No: insulti. Per migliorare, ecco l'obiettivo. Per evitare il ripetersi degli errori. E il fatto che Mou abbia pesantemente redarguito (altro eufemismo...) Tammy Abraham, l'autore del gol da un punto, ne è la conferma. Che faccio, lo elogio per la rete? Macché, lo sfondo per la prestazione orribile. Il fine mourinhiano? Alzare l'asticella delle aspettative, non accontentarsi. Non fare sconti a nessuno. Mai. Crescere, insomma.
Di fatto, Mou nella sala-stampa di Torino ha continuato ad " allenare" la Roma. Allena menti, in luogo di allenamenti. Facile no? Tra luci e ombre, la Roma dopo tre giornate di campionato ha sette punti in classifica. Due più della Juventus e uno più dell'Inter. E nessuno ha saputo fare meglio della Banda Mou. Cosa vuol dire questo? Nulla o tanto, a seconda da che parte si voglia vedere la faccenda.
È ancora calcio d'agosto, certo, ma i numeri stanno lì. Non li ricordate a Josè, però, sennò magari ( ri) comincia a insultare tutti... Stasera, intanto, quarto impegno di campionato, avversario il neo promosso e fanalino di coda Monza di Silvio Berlusconi. Ancora in un Olimpico sold out, come ormai è tradizione dallo scorso marzo. Con Mou che accanto a sé avrà un amico in più, uno pronto a cantare alzando la cresta.
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