Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”
Hanno deciso i due centravanti, Higuain segnando e Mertens non entrando mai in partita. Un risultato fondamentale per la Juve, difeso fin troppo fino in fondo. Ha sbagliato partita Sarri. Ha cercato di allargare la Juve sul campo per trovare spazio al centro. Ha ottenuto quasi soltanto di arrivare molte volte al cross, soluzione che la Juve gli lasciava volentieri non avendo l' avversario colpitori in area. Sono mancati completamente gli uno-due rapidi di Insigne e Mertens, sono mancati gli inserimenti in area dei centrocampisti.
È stato un lungo palleggio da un lato all' altro del campo, senza profondità e contro una Juve che teneva tutta la squadra negli ultimi trenta metri. Non un Napoli deludente, ha attaccato molto, ha tenuto sempre la palla, ma un Napoli stanco, senza differenza. Sta scomparendo Mertens, quarta partita senza gol. È colpa della squadra che gli ha fatto girare intorno tanti palloni senza dargli un solo corridoio in area, ma c' è anche qualcosa che sta forse diventando un limite.
È come se Mertens avesse perso la sorpresa, che sia stato ormai capito dagli avversari. Di sicuro con il suo attaccante migliore in apatia il Napoli sta diventando prevedibile. La Juve ha avuto la partita che voleva, un gol subito poi tutti a difendere. È stata precisa come poche altre volte in stagione, è stata sempre in partita nell'attenzione, meno con le idee. Nel secondo tempo ha mancato un gol clamoroso nell' unica azione provata.
Davanti all' impresa che salva il suo campionato è giusto dire che hanno giocato tutti bene, compreso Dybala, il più leggero. Ma è stato un calcio di altri tempi, nei pregi e nei limiti di quei tempi. Bellissima l' azione del gol, bella la conclusione di Higuain. Forse la Juve si è accontentata in fretta, forse è stato il Napoli a stringerla intorno alla sua carovana.
Di sicuro ha avuto ragione e lascia un Napoli contro un muro pesantissimo da sostenere. Ma è la prima sconfitta in campionato dalla primavera scorsa. Il Napoli ha ancora tanta strada. La Juve ha combattuto molto, giocato poco. Forse per la prima volta è dentro questo campionato, come se fosse cominciato oggi.