OCCHIO ALLA TRAPPOLA! SPALLETTI CONTRO ISRAELE IN NATIONS LEAGUE FA 4-5 CAMBI RISPETTO ALLA FRANCIA: “NON ABBIAMO IL PUROSANGUE TECNICO, IL BAGGIO, IL TOTTI, IL DEL PIERO, MA QUESTA ITALIA È UN SQUADRA DI FRATELLI. CONTRO MPABBE’ E COMPAGNI ABBIAMO GIOCATO ALL’ITALIANA? MI PARE CHE ABBIAMO FATTO MOLTO DI PIÙ” - E SU TONALI: “LUI SA AIUTARE TUTTI IN CAMPO PERCHÉ SA FARE TUTTO” – STASERA OUT CALAFIORI E PELLEGRINI, KEAN SARÀ IL CENTRAVANTI (ANNAMO BENE…)

-

Condividi questo articolo


Enrico Currò per repubblica.it - Estratti

 

luciano spalletti luciano spalletti

A un anno esatto di distanza dal suo debutto da ct, il 9 settembre a Skopje con la Macedonia del nord, Spalletti affronta in Ungheria con Israele una partita che può segnare l’uscita definitiva dalla crisi dell’Europeo, dopo la vittoria in casa della Francia: “Sacchi ci invita a non distrarci e lo ritengo corretto. Lui ci ha insegnato quale difficoltà ci può essere in partite come questa, se non le prepari bene. Sarà difficilmente riproponibile il canovaccio della partita di Parigi: ho parlato con la squadra di una trappola, se non ci arriviamo con la stessa mentalità che abbiamo dimostrato a Parigi”.

 

I cambi saranno numerosi, al di là dell’assenza dell’infortunato Calafiori e del fatto che Pellegrini non ha preso parte all’inizio della rifinitura: “Penso che sia difficile riproporre in blocco la stessa squadra, smaltire per tutti la fatica. Tre-quattro-cinque giocatori in partenza potrebbero essere cambiati.

 

francia italia 1-3 francia italia 1-3

Bastoni giocherà di nuovo, Kean sarà il centravanti, Frattesi mi ha dato la disponibilità, in fondo in Francia si è risparmiato la parte più delicata della partita, l’ultima mezz’ora in cui arriva l’acido lattico. E vedremo se sulla trequarti ci sarà ancora Raspadori. Ci sono anche altre soluzioni, ad esempio Brescianini”.

 

 

Il ct e il concetto di fratellanza

La domanda tecnica inevitabile arriva dalla stampa israeliana: dopo l’Europeo vinto nel 2021, la Nazionale ha avuto una netta flessione di rendimento, col Mondiale mancato e l’uscita precoce dall’Europeo tedesco: “Sento discorsi contrastanti su di noi, allora parto dal mio pensiero, che è questo: l’Italia, qualunque sia il momento che attraversa, avrà sempre venti giocatori forti.

 

spalletti spalletti

Magari bisogna essere bravi a capire i momenti e magari in questo specifico non abbiamo il purosangue tecnico, il Baggio, il Totti, il Del Piero. Però abbiamo tanti che sanno adattarsi, sacrificarsi, sanno essere squadra. Anzi, a Parigi più che squadra siamo stati qualcosa in più: siamo stati fratelli, che poi è la chiave per la soluzione a qualsiasi difficoltà. Aiutare il compagno, essere sempre disposti al sacrificio”.

 

(…)

 

Tonali il figliol prodigo

Il ct ha riaccolto un titolare, un pilastro della squadra e lo dice senza mezzi termini: “Eravamo tutti a braccia aperte ad accoglierlo, perché per noi è importante, date le sue qualità. Abbiamo ritrovato un Tonali nuovo, voglioso di fare vedere le sue qualità. Lui sa aiutare tutti in campo perché sa fare tutto e nello spogliatoio è benvoluto da tutti: è un ritorno prezioso”.

 

 

federico dimarco - francia italia 1-3 federico dimarco - francia italia 1-3

Spalletti e la squadra di lotta

“Quando ho iniziato questo mestiere, ho pensato che le soluzioni le avrei trovare sempre nella qualità dei giocatori e della squadra. Poi spesso mi sono trovato con professionisti che hanno saputo lottare, oltre a mettere in campo la loro qualità. C’era bisogno, in questo momento, di ritrovare corsa e spirito di squadra. In Francia ho visto tante di queste cose.

 

Quello che mi hanno fatto vedere i giocatori è anche la capacità di lottare, che è la scappatoia alla mancanza di qualche campione che abbiamo avuto in altri tempi. Dopo l’Europeo abbiamo studiato i problemi, ho provato a ragionarci e ho modificato delle cose. Ho visto subito un gruppo molto coeso e compatto. Probabilmente la differenza nella qualità degli allenamenti l’ha fatta anche il numero ristretto dei convocati”.

spalletti fagioli italia nazionale azzurri spalletti fagioli italia nazionale azzurri

 

Spalletti e l’Italia

“Serve sempre un mix, per mettere in campo tutti qualità differenti, adattandosi tutti a fare un po’ tutto. A Parigi abbiamo messo in campo tante scuole diverse: l’uno contro uno a tutto campo, a volte il blocco squadra abbassato che aveva contraddistinto per tanto tempo il calcio italiano, in altri momenti il possesso palla e la gestione della partita come certe squadre estranee alla nostra tradizione, a volte ancora lo sfruttamento della fisicità delle punte, come l’Inghilterra”. La sintesi è chiara: “Il mix tra scuola italiana, spagnola, inglese. La Francia ha avuto un possesso palla del 53 %, noi del 47%: in casa loro è una bella percentuale.

 

francia italia 1-3 francia italia 1-3

Il primo gol è nato da un’azione condotta da una parte all’altra del campo, con una qualità assoluta. Abbiamo giocato all’italiana? Mi pare che abbiamo fatto molto di più. La squadra ha fatto due gol manovrati da dietro e uno recuperando palla a metà campo, nessuno in contropiede puro.

 

La precisione di Retegui nell’assist a Frattesi è stata straordinari, si sono viste giocate di grande qualità. Abbiamo fatto vedere di essere tutti un po’ di sangue misto tecnico. E nessuno ha delegato ad altri le chiusure. Ripeto: ho visto una squadra di fratelli. Questo dato di fatto è importantissimo. Israele ci darà spazio e il centrocampo di qualità dovrà tenere gli avversari a ridosso della loro area.

raspadori francia italia 1-3 raspadori francia italia 1-3 francia italia francia italia

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...