Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport
E chi cambia opinione e un burfaldino. Come volevasi di-mostrare, la Juve non e da scudetto. Perche non possono bastare Chiesa e Vlahovic in condizioni fisiche migliori per alzare la qualita di una squadra da 72 punti praticamente inattiva sul mercato e renderla
da titolo. Questa Juve e condannata alla sofferenza, e lo e consapevolmente. Come ha spiegato piu e piu volte Allegri, peraltro inascoltato, l’obiettivo dichiarabile e di- chiarato e il posto in Champions. Il resto e fantasia, pia illusione o accertato supera- mento del tasso alcolemico.
Non e da scudetto, ma non e nemmeno la versione da Mai dire gol sconfitta al Mapei Stadium: a punirla in modo imbarazzante sono stati principalmente una papera e mezza di Szczesny e la ridicola topica di Gatti, autore della peggiore prestazione personale da quando e a Torino.
gianluca rocchi nel centro var di lissone 2
Ci sta che oggi approfon- disca il ragionamento sviluppato ne “Le bestie grigie”. Il portiere sarebbe, e, da scudetto, anche se col Sassuo- lo ha fatto carne di porco; la difesa non lo e: la trovo poco qualitativa e oltretutto cortissima; il centrocam- po mi ricorda quello della Roma: strutturalmente lento, poco dinamico, i cambi degli esterni sono due Junior, Weah e Iling, e insomma soltanto Kean e Milik possono essere considerati sostituti di livello.
Berardi avrebbe certamente cambiato contenuti e prospettive, per non dire di Lukaku: perdonate l’insistenza, ma chi l’aveva cercato per mesi aveva visto giusto. Non ho mai messo in discussione le capacita realizzative di Dusan, che ha stretto un patto di solidarieta con Chiesa: ho solo provato a far capire che quando a meta non hai la qualita e il motore necessari, un riferimento tec- nico e tattico come Big Rom ri- sulta salvifico.
Le colpe di Allegri? Ieri, nessuna: il suo realismo vie- ne spesso spacciato per mancanza di soluzioni e idee. Del resto la superficialita e la malafede lo circondano da troppo tempo. Allena, e lo sa, una Juve da 75-78 punti potenzia- li e dopo 5 turni si ritrova con un punto e 4 gol in piu dell’anno scorso, ma anche con un -4 alla voce reti subite.
Evviva l’AIA (quasi) trasparente
Straordinaria novita questa sera su Dazn. Grazie a un’incoraggiante propensione alla trasparenza dell’Aia e della Federcalcio (la glasnost di via Allegri) si potranno ascoltare gli audio del Var. Attenzione, pero, non quelli della giornata appena conclusa, bensi i dialoghi ritenuti “piu interessanti” tra l’arbitro di campo e i videoassistenti registrati nei turni precedenti.
Nella prima puntata, in onda dopo il posticipo, sono previsti il confronto tra il di- rettore di gara, lo svizzero Gottfried Dienst, morto nel ‘98, e il guardalinee azero Tofik Ba- chramov, salutato dai parenti nel ‘93, al momento del gol - passato alla storia come fantasma - degli inglesi nella finale mondiale del ‘66. Subito dopo e in programma un chiarimento definitivo sul “gol de Turone”. In chiusura, il colloquio tra Gigi Simo- ni e l’arbitro Ceccherini successivo al fallo di Iuliano su Ronaldo in Juve-Inter del ‘98. Quest’ultimo episodio dura piu degli altri per via dei tanti bip dell’indimenticabile allenatore nerazzurro. «E molto piu onesto essere nudi che indossare abiti traspa- renti». Erasmo della sezione di Rotterdam.