Estratto dell’articolo di Enrico Currò per www.repubblica.it
“Il presente è il futuro”. Lo slogan dell’ad milanista Giorgio Furlani, pochi minuti prima della partita con la Roma, voleva essere beneaugurante, ma si è rivelato beffardo. Il presente è infatti alquanto ansiogeno e le ansie le trasporta tutte nel futuro: sulla conferma di Pioli, che pareva scontata e non lo è più, e su quelle di Maignan, Leao ed Hernandez, protagonisti al contrario della serata di San Siro, con la prospettiva di rimanere fermi allo scudetto 2022, ora che il cammino in Europa League è un po’ compromesso e la partita di campionato col Sassuolo diventa quasi un intoppo, in attesa del tentativo di rimonta all’Olimpico.
La mattina dopo la batosta del Meazza è subito filtrata la notizia di una riunione della dirigenza a Londra, sede chiacchierata. La capitale inglese è la sede degli uffici inglesi del fondo Elliott della famiglia Singer, che ufficialmente non risulta più coinvolta nel controllo del club col rampollo Gordon, avendo ceduto la maggioranza delle quote a RedBird di Gerry Cardinale, e che nelle scorse settimane aveva fatto sapere in via ufficiosa di non essere affatto allarmata dall’indagine della magistratura milanese sulla vicenda.
Tuttavia il vertice sulla prossima stagione è stato proprio londinese, mentre l’inchiesta della Procura prosegue con potenziali sviluppi ancora ignoti, dopo gli avvisi di garanzia ai due ad del post Yonghong Li, Furlani e il suo predecessore Ivan Gazidis.
Cardinale e Ibrahimovic, il suo plenipotenziario calcistico, hanno affrontato ogni argomento, a cominciare dall’organigramma, che non verrà stravolto come sembrava. A filtrare, sia pure informalmente, è stata innanzitutto la decisione di mettere il silenziatore alle indiscrezioni, certamente non autoprodotte, che negli scorsi giorni avevano indicato Damien Comolli, il presidente del Tolosa (club della Ligue 1 già controllato da RedBird e virtualmente venduto), come nuovo ad del Milan. […]
Invece è arrivato lo stop, che va inteso anche come difesa della posizione di Furlani. È caduta l’ipotesi che potesse essere stravolto l’intero gruppo dirigenziale alla guida del settore sportivo, con l’eccezione di Ibra (che da superconsulente di RedBird non figura tra i dirigenti del club). Oltre a Furlani, verrebbero confermati l’uomo mercato, il francese Geoffrey Moncada, e il ds Antonio D’Ottavio.
Le novità riguardano l’innesto di un dirigente statunitense come direttore generale, figura caldeggiata da Ibrahimovic. Era già noto l’ingaggio di Jovan Kirovski - conosciuto dall’ex campione svedese ai tempi della sua esperienza californiana nella Mls, coi Los Angeles Galaxy – ma non se ne sapeva il ruolo.
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I cambiamenti principali avverranno nel settore giovanile, il cui responsabile attuale Vincenzo Vergine, strappato meno di otto mesi fa alla Roma e non sempre d’accordo con Ibrahimovic sulle strategie, potrebbe lasciare.
L’obiettivo principale del Milan è il varo della seconda squadra, l’Under 23, che nel verosimile caso di rinuncia di un club prenderà parte al prossimo campionato di serie C sulla scia di Juventus e Atalanta, con un nuovo dirigente individuato nel settore scouting: è probabile che arrivi dall’Ajax. L’ipotesi sempre più concreta è che il Milan Under 23 si alleni a Milanello e affidi la panchina a Daniele Bonera. […]
I nomi dei potenziali candidati allenatori per la prossima stagione sono i soliti, con Lopetegui e Conte in testa, ma Pioli ha ancora parecchie carte in mano. Il verdetto del duello per la semifinale non è ancora scritto, anche se ci sono solo quattro giorni di tempo, con l’intermezzo della trasferta a Reggio Emilia, per preparare la squadra alla rimonta dell’Olimpico.
Dopo le precoci eliminazioni in Champions e in Coppa Italia e l’altrettanto rapida rinuncia alla gara per lo scudetto con l’Inter, l’Europa League è l’obiettivo dichiarato, l’occasione per trasformare una stagione in chiaroscuro in annata da festeggiare, levando il 22 maggio al cielo di Dublino l’unico trofeo che il Milan non ha mai conquistato.
L’uscita ai quarti di finale sarebbe particolarmente dolorosa, perché l’Atalanta col 3-0 di Anfield può togliere di mezzo la favorita Liverpool e perché il Bayer Leverkusen, che in casa del West Ham ha prenotato la semifinale proprio contro la vincente del duello tra Milan e Roma, potrebbe essere distratto dall’imminente trionfo in Bundesliga.
Non è inverosimile che col Sassuolo venga risparmiato Leao, il più deludente nell’andata dei quarti di finale, sostituito insieme a Pulisic nel finale e visibilmente nervoso dopo la partita.
L’attaccante portoghese, deluso da se stesso e dai fischi di parte del pubblico, riponeva molte speranze nella coppa europea minore, per vincere un titolo, e il suo destino di mercato potrebbe essere legato anche alle prospettive future. […]
Per Leao si prenderebbero in considerazione offerte dai 120 milioni in su, ma la questione mercato riguarda anche Hernandez e Maignan, cui non mancano gli estimatori. Per il portiere, in particolare, la strada verso il Bayern o la Premier League ha meno ostacoli rispetto ai compagni. Di sicuro molto dipenderà dalla partita dell’Olimpico, a questo punto fondamentale per molti. […]
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