This is what the Tour is all about ?
Julien Bernard of Lidl - Trek enjoys this special moment during stage 7 with his family #TDF2024
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— Velo (@velovelovelo__) July 5, 2024
Estratto dell'articolo di Marco Bonarrigo per il "Corriere della sera"
«Cos’ho fatto? Quello che farebbe qualunque marito e padre che vive otto mesi l’anno fuori casa e si trova improvvisamente davanti moglie e figlio durante un lungo viaggio. Mi sono fermato a baciarli e abbracciarli. È stato un momento meraviglioso, che avevo pianificato con cura e che per me vale come una vittoria». Ricapitoliamo. Giovedì scorso Julien Bernard, 32 anni, ciclista professionista francese in forza alla Lidl-Trek, […] durante la cronometro di Gevrey-Chambertin (Borgogna) che passava nel suo villaggio natale ha tirato i freni e stretto in un abbraccio fortissimo la moglie Margot e il piccolo Charles. […]
Giuria e Unione ciclistica internazionale non hanno gradito: Julien è stato multato di 200 franchi svizzeri (205 euro) per «comportamento inappropriato in corsa e danno all’immagine del ciclismo», sanzione di solito affibbiata a chi fa pipì troppo vicino al pubblico o battibecca duramente con giudici o avversari. […]
[…] Arrivato 59° ieri nella durissima tappa degli sterrati dello Champagne, Julien torna volentieri sull’argomento. «Nessun problema per la multa che pagherò appena finito il Tour — spiega l’atleta — ma confermo che rifarei il gesto mille volte: l’avevo programmato a ottobre quando ho saputo che il tracciato sarebbe passato vicino a casa. Tra allenamenti, ritiri e gare passo 200 notti fuori casa. Mia moglie è sempre idealmente al mio fianco: senza i suoi enormi sacrifici non potrei mai fare questo lavoro e nelle ultime settimane di lavoro lei è stata indispensabile. Non rendere omaggio a lei e ai miei tifosi e concittadini mi sarebbe sembrato folle».
Dietro al gesto di Julien Bernard c’era una meticolosa pianificazione. «Avevo chiesto permesso alla squadra spiegando che sarei partito fortissimo nella prima parte in salita per recuperare il tempo che avrei perso. Al collega Warren Barguil, che partiva un minuto dopo di me ho spiegato quello che volevo fare e chiesto se lo avrei disturbato. Mi ha abbracciato. Sapevo dove mi sarei dovuto fermare, non sono nemmeno sceso dalla bici: il tempo di un bacio, avrò perso mezzo minuto. Nelle novanta ore che serviranno per completare questo Tour sono di sicuro i trenta secondi meglio spesi: quell’abbraccio mi ha moltiplicato le forze».
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