(ANSA) - Due anni e mezzo di inibizione da infliggere al presidente della Juventus, Andrea Agnelli, per i suoi rapporti non consentiti dal regolamento con gli ultrà bianconeri: e' questa - apprende l'ANSA da fonti qualificate - la pena che il capo della procura Figc, Giuseppe Pecoraro, ha appena richiesto al tribunale federale nazionale nel processo a porte chiuse per la vicenda 'ultrà e biglietti'.
2 - ULTRÀ: PROCURA CHIEDE 2 GARE A PORTE CHIUSE PER JUVE
(ANSA) - Oltre ai due anni e 6 mesi per Andrea Agnelli anticipati dall'Ansa, la Procura federale ha chiesto per la Juventus due gare a porte chiuse, un'ulteriore gara con la curva sud chiusa e 300 mila euro di ammenda per responsabilità diretta del club bianconero nell'ambito del processo relativo alla vendita dei biglietti agli ultrà.
3 - AGNELLI A PROCESSO, ECCO COSA RISCHIA
Da http://www.calciomercato.com
Oggi riparte il processo sportivo contro Andrea Agnelli. Sono falliti tutti i tentativi di patteggiamento dopo la sospensione dello scorso 26 maggio, arrivata una settimana prima della finale di Champions League del 3 giugno a Cardiff.
INCHIESTA SU ANDREA AGNELLI E LE INFILTRAZIONI DELLA NDRANGHETA NELLE CURVE DELLA JUVENTUS
ACCUSA - Alle ore 14 il presidente della Juventus si presenta a Roma davanti al tribunale della Figc presieduto da Cesare Mastrocola per difendersi dall'accusa della procura federale: aver violato l’articolo 12, quello che regola i rapporti con i tifosi, per l’eccessiva dotazione di biglietti "favorendo consapevolmente il bagarinaggio, partecipando personalmente a incontri" con ultrà vicini alla 'ndrangheta, per "acquisire la benevolenza degli ultras".
Per la giustizia sportiva il tema caldo è la cessione di biglietti in numero massiccio, ben oltre il consentito: il procuratore federale Giuseppe Pecoraro contesterà l'averne riservati migliaia a partita dal 2011 ai gruppi organizzati sapendo che sarebbero stati sfruttati per il bagarinaggio. Nel deferimento ha parlato di "contributo fattivo di esponenti della malavita organizzata" e anche oggi dovrebbe battere su questa aggravante: gli introiti per i bagarini avrebbero finanziato la 'ndrangheta.
RICHIESTA - Il procuratore Pecoraro chiederà un'inibizione tra 1 e 3 anni: verosimilmente 2 anni o 30 mesi. La sentenza è attesa entro martedì: in caso di condanna superiore a 1 anno, Agnelli non potrebbe più ricoprire incarichi federali, né rappresentare la Juve in ambito federale per tutta la durata dello stop, ma resterebbe al vertice dell'ECA e del club bianconero. Infatti l'articolo 29 dello statuto Figc prevede la decadenza nei casi di "inibizione o squalifica complessivamente superiore a un anno": pena calcolata solo alla fine del terzo grado di giudizio al Coni. In ogni caso, se alla fine della partita Agnelli avrà una condanna di un anno e un giorno, dovrà aspettare 10 anni per tornare a fare il presidente, a meno che non chieda e ottenga la riabilitazione.
ANDREA AGNELLI JUVENTUS STADIUM
GLI ALTRI - Saranno giudicati anche altri due dipendenti bianconeri: il capo della biglietteria Stefano Merulla e il security manager Alessandro D'Angelo, oltre all'ex responsabile del marketing Francesco Calvo, ora al Barcellona.
CONDANNATO DOMINELLO - Il processo sportivo è figlio dell'inchiesta 'Alto Piemonte' della procura di Torino, che ha scoperto le infiltrazioni 'ndranghetiste nella curva bianconera. L'ultrà Rocco Dominello, che Agnelli ha ammesso di avere "incontrato 3 o 4 volte ma sempre con altre persone", è stato condannato per associazione mafiosa e tentato omicidio a 7 anni e 9 mesi. Assolto invece Germani, il tramite tra lui e la Juve. Che chiede l'assoluzione o almeno spera di cavarsela solo con una (pesante) multa.