Luigi Panella per la Repubblica
Per qualche dollaro in più. Quando domenica in Italia sarà l' alba, Las Vegas accenderà i riflettori su uno dei match di boxe più strani di sempre. Da una parte lo statunitense Floyd Mayweather, fuoriclasse assoluto del ring. Dall' altra l' irlandese Conor McGregor, campione nelle arti marziali miste, per intenderci quelle lotte selvagge al limite della brutalità combattute in arene-gabbia.
La boxe ha bisogno di questo? La risposta è no, soprattutto in un periodo in cui la faccia per bene del nuovo re dei massimi Anthony Joshua e l' attesissimo mondiale dei medi tra il messicano dai capelli rossi Alvarez e il picchiatore kazako Golovkin (a settembre, sempre a Las Vegas) la stanno rilanciando.
E il conto in banca di chi organizza, ne beneficerà? Affermativo. Perché qualche dollaro in più, tradotto, significa un giro d' affari che secondo il Los Angeles Times arriverà al miliardo di dollari. Cifre che per Mayweather, ritiratosi due anni fa con un record immacolato di sole vittorie (49), sono come l' odore del sangue per lo squalo.
Il suo alias, "Money", dice molto, le immagini che lo vedono girare con borsoni pieni di dollari pure se va dal tabaccaio, dicono tutto. In carriera ha guadagnato 1,3 milioni di dollari, si prepara ad aggiungerne altri 210 dopo Las Vegas, mentre al suo avversario ne dovrebbero andare "solo" 90.
Usiamo il condizionale, perché la stima esatta dei guadagni potrà essere fatta solo con i conteggi definitivi della pay per view. Negli Usa per vedere il match bisognerà sborsare circa 90 dollari, 100 in caso di richiesta di alta definizione. In Inghilterra 20 sterline, in Irlanda 25. In Italia invece, salvo acquisti a sorpresa dell' ultima ora, nessuna televisione ha alzato la mano.
Non resta che una strada impervia, salire su un aereo per Las Vegas, recarsi alla T-Mobile Arena (fresca costruzione, costata 375 milioni di dollari, 20 mila spettatori di capienza) e, se ancora disponibile, acquistare un tagliando a circa 2000 dollari (1700 euro)...
Quattrini, solo quattrini. E tutto per un "famolo strano", per l' atipicità di un confronto che fa pensare all' orso che fa a botte con la tigre. Un evento abbastanza raro, ma non certo unico. Tanti pugili hanno attraccato in altri lidi cercando gloria e denaro (Primo Carnera guadagnò più con lotta libera e wrestling che con la boxe).
L' esempio più famoso risale al giugno del 1976, quando al Nippon Budokan di Tokyo, Muhammad Ali si confrontò con il mito del wrestling giapponese, Antonio Inoki. Doveva essere una esibizione, preceduta dai soliti esercizi linguacciuti del fuoriclasse del Kentucky, che ironizzando sul mento pronunciato di Inoki lo definì "un pellicano". Si trasformò invece in un incontro vero - finito in pareggio - ma deludente. The Greatest guadagnò 6 milioni di dollari, cifra enorme per l' epoca, ma i calci del nipponico, che gli crearono parecchi traumi alle gambe, glieli fecero scontare.
Anche stavolta non sarà un esercizio di stile. Si combatte con le regole delle boxe. Questo favorisce in maniera nettissima Mayweather, che però deve fare i conti con l' età (40 anni, 11 in più del rivale), con una inattività abbastanza lunga (un paio d' anni) e con l' altissima soglia di sofferenza di McGregor. Lui ed i suoi atteggiamenti selvaggi, i suoi allenamenti durissimi senza orari né regole, basati sull' istinto, il suo studio ossessivo del mondo animale per carpirne i segreti di lotta.
mayweather-mcgregor-graphic-promo
La commissione del Nevada ha stabilito l' uso dei guanti da 8 once, più piccoli rispetto alle 10 solitamente utilizzate nei superwelter e questo potrebbe favorire la pesantezza dei pugni dell' irlandese: «Lo mando in coma al primo round», ha dichiarato sicuro di sé.
mayweather-mcgregor Mayweather-McGregor
Piccoli dubbi che non hanno scalfito le certezze di Joe e Gavin Maloof, ricchissimi imprenditori attivi soprattutto nel campo delle bibite ed ex proprietari dei Sacramento Kings di basket: hanno puntato 880.000 dollari su "Money", l' eventuale vincita (160.000, vista la quota bassa dei bookmakers) sarà devoluta in beneficenza. Di tutto e di più, ma del resto dopo aver visto il gessato di McGregor nel giorno della presentazione (ogni righina recitava un simpatico "fuck you") ogni cosa è lecita.
MAYWEATHER floyd mayweather contro manny paquiao nel match del secolo Mayweather-McGregor