PURE L'INAUGURAZIONE DELL'OLIMPIADE DIVENTA PRETESTO PER FARE BATTAGLIA POLITICA  – LA SINISTRA GODE PER “L’INCLUSIVITÀ” DI CUI ERA FARCITO LO SPETTACOLO, LA DESTRA S'INCAZZA PER IL POLPETTONE “WOKE” CON TRANS, GAY E CICCIONE – ORBAN: “E' L'EMBLEMA DEL VUOTO MORALE DELL'OCCIDENTE” - CROSETTI: "QUATTRO ORE BULIMICHE E AUTOCELEBRATIVE DELLA FRANCIA, CHE NOIA! E NON VI SARÀ SFUGGITA LA VIDEOMARCHETTA CHE, CON IL PRETESTO DELL’ARTIGIANATO D’ECCELLENZA, A UN CERTO PUNTO ERA SOLO UNA SCUSA PER MOSTRARE IL LOGO DELLO SPONSOR STILISTA E DELLE SUE CELEBERRIME VALIGIE..."

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1. PARIGI: 'KITSCH', 'NO FANTASTICA', CERIMONIA DIVIDE IL MONDO

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(ANSA) - "Uno spettacolo davvero kitsch in riva al fiume". E' netto il giudizio del britannico The Guardian sulla cerimonia d'apertura di Parigi 2024. Ma la stampa internazionale si divide sul senso dello show di ieri notte. "La cerimonia più bella del mondo", titola Marca, ispirata ovviamente dalla presenza di Rafa Nadal sulla barca delle stelle internazionali dello sport, con Carl Lewis e Nadia Comaneci. Per 'The Indipendent' Parigi abbraccia "la pazza idea" di offrire al mondo una cerimonia a cielo aperto.

cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi 6 cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi 6

 

Di "tripudio di stile francese che unisce storia e audacia artistica" parla il New York Times, che sottolinea come "l'acquazzone" e i sabotaggi non abbiano fermato la festa. Per la tedesca Frankfurter Allgemeine, la "Francia ha celebrato una festa grandiosa", con quello che é un "show rivoluzionario". Il giapponese 'Asahi Shimbun' parla di "cerimonia che rompe le regole".

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2. ORBAN ATTACCA CERIMONIA DI PARIGI, 'VUOTO MORALE DELL'OCCIDENTE'

(ANSA) - L'onda lunga delle polemiche sulle cerimonia d'apertura dei Giochi di Parigi arriva fino in Transilvania, dove il premier ungherese Viktor Orban in trasferta non ha perso l'occasione per lanciare la sua nuova invettiva contro "la debolezza e la disintegrazione dell'Occidente".

 

philippe katerine cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi philippe katerine cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi

Lo spettacolo sulla Senna che ha reso omaggio a una Francia multietnica e ha messo in risalto la comunità Lgbtq+ è l'emblema del "vuoto morale", ha attaccato il premier magiaro dalla scuola estiva di Baile Tusnad facendo riferimento alle drag queen che ricreavano l'Ultima cena di Cristo. "Si perdono gradualmente i legami metafisici, con Dio, la patria e la famiglia" e questo "ha portato all'assenza di moralità pubblica, come si può vedere dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi", ha affermato, aggiungendo che "i valori occidentali, a lungo ritenuti universali, sono considerati sempre più inaccettabili e rifiutati da molti Paesi del mondo" come Cina, India, Turchia e Paesi arabi.

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3. PARIGI: SALVINI, CERIMONIA INSULTA CRISTIANI, FRANCESI SQUALLIDI

(ANSA) - "Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Squallidi". Lo scrive sui suoi social il leader della Lega Matteo Salvini pubblicando un collage di immagini. Da una parte una foto dell'affresco dell'Ultima cena di Leonardo, dall'altra lo show delle drag queen ieri durante la cerimonia di apertura dei Giochi olimpici a Parigi.

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4. PARIGI: GAUCHE E DESTRA SU CERIMONIA,'ORGOGLIO' O 'VERGOGNA'

(ANSA) - Mondo politico francese spaccato dopo la cerimonia d'apertura dei Giochi, "orgoglio" e "schiaffo agli oscurantisti" per la sinistra che esalta gli aspetti "inclusivi" dello show sulla Senna, "vergogna" e "esaltazione del woke" per la destra e l'estrema destra. A far discutere, soprattutto le prestazioni della cantante franco-maliana Aya Nakamura, la cui scelta era stata contestata da Marine Le Pen fin dall'inizio in quanto "poco rappresentativa" della Francia, e delle drag queens protagoniste dell'Ultima Cena.

 

Namakura, la cantante francofona più ascoltata nel mondo, non soltanto ha avuto grande successo ma ha cantato accompagnata dalla musica più "francese" che si possa immaginare, quella dei musicisti della Guardia Repubblicana in uniforme, davanti all'Accademia francese. Una provocazione, forse, che la sinistra de La France Insoumise e dei socialisti loda per aver celebrato "i valori della libertà, dell'eguaglianza e della fraternità ai quali sono stati aggiunti 'sorellanza', parità e inclusione".

axelle saint cirel cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi axelle saint cirel cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi

In quella che viene interpretata dalla gauche come "la risposta migliore alla crescita del fascismo e dell'estrema destra, uno schiaffo agli oscurantisti". Destra ed estrema destra all'attacco, invece, non solo delle drag queen dell'Ultima Cena, ma del cantante quasi nudo Philippe Katerine o della modella trans: per la senatrice Républicains Valérie Boyer, si è trattato di "una visione della nostra storia che cerca di ridicolizzare i cristiani".

 

emmanuel macron alla cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi 3 emmanuel macron alla cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi 3

 Il portavoce del Rassemblement National, Julien Odoul, ha parlato di "vergogna" per l'apertura dei Giochi, definendola "un saccheggio della cultura francese". Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen, ha denunciato i "J-Woke 2024" con un gioco di parole fra "giochi" e "woke": "sappiate - ha aggiunto - che non è la Francia che parla ma una minoranza di sinistra pronta a qualsiasi provocazione". Nessun commento da parte di Marine Le Pen, che si è limitata ad un "in bocca al lupo" a tutti gli atleti francesi.

 

5. ALLA SFILATA AUTOCELEBRATIVA SONO MANCATI GLI ATLETI

Estratto dell'articolo di Maurizio Crosetti per “la Repubblica”

 

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Tanta Francia, tantissima Parigi, ben poche Olimpiadi. Quattro ore bulimiche, quasi per nulla emozionanti, assolutamente pop e autocelebrative. […]. Senza lo stadio-mondo, lo stadio catino che tutto contiene come una placenta (mai era accaduto), quasi senza gli atleti messi a galleggiare sui vaporetti, e dopo un po’ veniva la nausea anche solo guardando quel ballonzolare sulla Senna color topo[…], lo sport si è fatto da parte e ha lasciato quasi tutta la scena ai nani e alle ballerine, bravi e brave tutti, però lo spirito olimpico è un’altra cosa.

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[…] Nessuna traccia di Napoleone, avrà mica la tonsillite? C’è da preoccuparsi? Più pastiche che grandeur, Parigi 2024 è cominciata come un’insalata nizzarda, i cuochi coreografi ci hanno messo dentro davvero di tutto, il Louvre e la Tour Eiffel, Monet e il Moulin Rouge, Maria Antonietta e il Trocadero, nulla che non ci si potesse aspettare, a parte la noia.

 

I filmati appena un po’ meglio dei quadri dal vivo, un vivo in verità un poco smorto nel diluvio, con Zizou Zidane a cominciare la corsa della torcia con buon piglio attoriale, anche se ci aspettava che da un momento all’altro saltasse fuori Materazzi. E poi, suvvia, mettere la squadra dei rifugiati sul barcone, mica si fa.

 

Sorprende che nel primo giorno dei Giochi, dentro la loro simbolica sigla d’apertura rivolta al pianeta, siano mancati proprio gli atleti, vecchie glorie a parte, cioè il corpo e il sangue dell’evento più mondiale al mondo. Sono rimasti figurette sullo sfondo, pochi uomini in barca per tacer del cane. […]

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 Ecco, una festa dello sport con così poco sport ha sorpreso, totale virata verso lo spettacolo globale che è il mostro dello showbiz quando spalanca le fauci. E non vi sarà sfuggita la videomarchetta che, con il pretesto dell’artigianato d’eccellenza, a un certo punto era solo un scusa per mostrare il logo dello sponsor stilista e delle sue celeberrime valigie. Parbleu, che indigestione senza gusto.

lady gaga cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi lady gaga cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi

 

6. ACQUA SOPRA E SOTTO I VERSI DI VERLAINE E L’INNO ALLA DIVERSITÀ

Estratto dell’articolo di Emanuela Audisio per “la Repubblica”

 

Niente soleil, ma non importa. […] Meglio l’acqua del cielo e quella della Senna[…] E ci sono sei chilometri da Dancing in The Rain per amare la 33ª edizione olimpica, la terza volta di Parigi, la prima che fa a meno dello stadio e dice lo sport vuole aria, storia, affetto. […] Però […] non ci sono tettoie per ripararsi e il cielo lacrima assai. E vediamo domani quanti atleti avranno la febbre e si ammaleranno. Sinner con la tonsillite ci avrebbe lasciato la pelle. L’inizio è preso dal film La La Land con un re del calcio, Zinedine Zidane che corre nella città, va in metro che si ferma e passa la fiaccola a tre ragazzi con gilet tricolore che si inoltrano nel sottosuolo di Parigi. […]

Lady Gaga con piume di struzzo che al piano canta in francese Mon Truc en Plumes, […] E le ballerine del can-can (poco sincronizzate) sulle banchine, mentre un uomo mascherato vola appeso su un filo sulla città, anche quella ferita di Notre Dame. La maison Dior e i Miserabili.

 

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Si balla su tutto: sull’acqua, sulle impalcature, negli atelier della moda, omaggio agli artigiani del lusso francese. Non manca l’etoile dell’Opera, Guillaume Diop, madre francese, padre senegalese, che si esibisce su un tetto. La rivoluzione, Maria Antonietta con la testa tra le braccia, la presa della Bastiglia, la mezzo soprano Marina Viotti con un’aria della Carmen di Bizet. Le relazioni pericolose, i grandi scrittori della Francia, e l’amour, quello che la Francia ha sempre saputo celebrare: un grande cuore disegnato nel cielo, con inquadrato il libro Passione semplice di Annie Ernaux («Ho misurato il tempo con il corpo»). […]

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La cantante francofona più ascoltata nel mondo, Aya Nakamura, nata in Mali, cresciuta a nord di Parigi, nello stesso quartiere di Mbappé, canta vestita d’oro. Era stata contestata per la sua pronuncia non abbastanza francese.

 

Il Louvre, l’arte, il vetro rotto, il furto della Monna Lisa nel 1911. Piove fitto, gli atleti sulle barche ormai hanno gli impermeabili trasparenti (anche il presidente Mattarella) mentre il pianista russo Kantorow suona Giochi d’acqua di Ravel. La barca numero 37 con Israele e i portabandiera azzurri Tamberi (ha perso la fede matrimoniale nella Senna) e Errigo che si agitano molto, ma insomma non fanno un grande effetto. I fratelli Lumière, l’arrivo del treno che fece paura a tutti, il Piccolo Principe che ci ha insegnato ad avere cura della nostra rosa, La Marsigliese cantata sul tetto del Grand Palais dalla mezzo soprano Axelle Saint-Cirel, nata in Guadalupa.

 

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L’omaggio agli scienziati, alle donne, a Jeanne Barret che per poter fare il giro del mondo si travestì da uomo e a Christine de Pizan, la prima a vivere con i proventi della scrittura e a immaginare un governo di donne, anche allora fantascienza, le due Simone, de Beauvoir e Veil che tanto hanno contato per le nostre madri (e non solo). Ormai diluvia, le sfilate, la moda, Bebe Vio in tutù postmoderno, gli atleti che saltano per non gelare. 122 milioni di euro fradici di pioggia. […]

 

CERIMONIA D APERTURA DELLE OLIMPIADI DI PARIGI 2024 CERIMONIA D APERTURA DELLE OLIMPIADI DI PARIGI 2024

L’affollato transatlantico Francia chiude la prima cerimonia Open della storia dei Giochi con la musica Midnight City e il simbolo dell’Europa che abbraccia la Tour Eiffel. Alla fine uno show che ha ringraziato il barone de Coubertin e che ha parlato soprattutto a questa generazione dei Giochi: diversità, fluidità, contaminazioni. E poi finalmente terra. La passerella a forma di Tour. «Avremo sempre Parigi », dice Humphrey Bogart nell’addio a Ingrid Bergman in Casablanca. Bagnata, sfortunata, un po’ eroica, ma ce l’abbiamo anche noi.

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